Prana e agopuntura
Nello studio e applicazione clinica dell’agopuntura si incorre invevitabilmente nel termine cinese Chi o Qi, tradotto con energia che presenta non poche correlazioni con il termine indiano di Prana. Il Prana è assimilabile alla definizione di energia elettrica, anche se solo a livello analogico e non di equivalenza. lo yoga consente tramite svariate tecniche di conservare il Prana integro consentendo una vita sana e consapevole. La gestione più rilevante del Prana avvenien tramite il Prana yama ovvero il controllo consapevole del respiro. Nei meridiani scorrerebbe il Chi che è assimilabile al concetto di Prana. Il suo flusso ordinato e armonico rappresenta lo stato di salute del soggetto. Alterazioni nel flusso del Chi o Prana costituiscono la causa degli eventi clinici. L’agopuntura e ogni altra metodologia di intervento curativo deve ripristinare l’equilibrio perduto nel flusso di energia Chi o Prana attraverso i canali fisiologicamente previsti. Il problema di queste descrizioni antiche dell’ atto medico è insito nella necessità della mente umana moderna di misurare il Prana in quanto energia per poterlo comprendere e gestire. L’equivoco più comune è l’idea di elettricità connessa al termine Prana. Se proviamo a misurare tramite apposita strumentazione non si evidenzia facilmente elettricità, ma piuttosto una resistenza al flusso di elettricità. La bioimpedenza che conosciamo dalla elettrofisiologia è il parametro che meglio traduce il termine energia degli antichi testi di agopuntura. L’impedenza è l’ opposizione di un tessuto esaminato al flusso di energia elettrica. Al fine di queste valutazioni si utilzzano ovviamente bassi voltaggi. Questo valore dell’ impedenza espressa da un tessuoto è però misurabile è la convenzione internazionale lo quantifica attraverso l’unitiaà di misura Ohm.… Leggi tutto...