Sonno polifasico e omeopatia iniettabile

Sonno polifasico e omeopatia iniettabile

sonno polifasico

sonno polifasico

Il sonno polifasico è l’abitudine a dormire a tappe, distribuendo fasi di riposo e fasi di attività durante tutto l’arco della giornata. Tra coloro che praticano o praticavano sonno polifasico  sono noti personaggi illustri che dichiaravano di trarre beneficio da questa pratica. Il sonno polifasico può infatti aumentare l’estensione delle fasi veglia e la loro distribuzione nel tempo.  Il sonno naturale  non è polifasico ma bifasico ovvero è segmentato in due fasi di riposo notturno separate da un unico periodo di veglia. Il sonno polifasico è “naturale” solo  in emergenza o quando si deve aver una performance elevata,  come risposta adattativa ad una soluzione conflittuale ben precisa. Si tratta di una risposta coerente con la gestione prolungata e omogenea di un conflitto. Quando la sopravvivenza del singolo o del clan dipende dal provvedere ad un comportamento in modo continuativo e intenso nel tempo, allora si può distribuire il monte ore del sonno in modo coerente a svolgere tale funzione senza eccessive interruzioni. … Leggi tutto...

Sonno naturale e omeopatia iniettabile

Sonno naturale e omeopatia iniettabile

sonno naturale

sonno naturale

Il sonno naturale è bifasico ovvero è segmentato in due fasi dei riposo notturno separate da un periodo di veglia. Il sonno bifasico si distingue dal monofasico  che invece non è interrotto da una veglia.  Il sonno è  generalmente polifasico nel neonato, bifasico nel bambino che dorme a lungo anche il pomeriggio e diventerebbe monofasico nell’adulto.  In realtà l’uomo inserito in un contesto preindustriale  evidenziava da sempre un sonno naturale. I nostri antenati dormivamo in due periodi più brevi intervallati da attività. Tutto il sonno accadeva entro un lasso di tempo maggiore che iniziava con 3 o 4 ore di riposo profondo, seguito da una fase in cui si era attivi e poi si dormiva di nuovo fino al mattino. Anche nei mammiferi dai quali l’uomo discende il sonno naturale è bifasico, suggerendo che si tratta di un adattamento sensato alle sfide poste dalla sopravvivenza.

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Steady State Training e omeopatia

Steady State Training e omeopatia iniettabile

steady state training

steady state training

L’ omeopatia iniettabile contribuisce alle gestione delle problematiche e della performance durante allenamento di Steady State Training. L’omeopatia iniettabile consiste nella infiltrazione intrademo e sottocute di rimedi omeopatici su punti di agopuntura coerenti con lo scopo del trattamento. L’omeopatia iniettabile non presenta rischi collaterali per l’atleta ed è pienamente compatibile con l’etica sportiva. L ‘allenamento Steady State Training  è quel metodo di allenamento aerobico che prevede di mantenere la frequenza cardiaca costante, in genere entro range tra le moderata e la medio-alta intensità, cioè tra circa il 60 e l’80% della frequenza cardiaca massima (FCmax), o tra il 50 e il 75% del massimo consumo di ossigeno (VO2max). Lo Steady State si contrappone all’altra grande categoria di allenamenti cardiovascolari aerobici/anaerobici rappresentata dall’ Interval training, in cui l’attività fisica viene intervallata o alternata da periodi di riposo o di recupero attivo.… Leggi tutto...

Charles Bonnet; la sindrome di Charles Bonnet

Charles Bonnet; la sindrome di Charles Bonnet

charles bonnet

charles bonnet

La sindrome di Charles Bonnet descrive una sofferenza per allucinazioni visive o sonore che si verifica in soggetti audiolesi o videolesi. Spesso si tratta di soggetti anziani, ma possono essere affetti anche i giovani. I pazienti vede immagini o percepiscono suoni che non appartengono al contesto reale, ma si sostiuiscono alla assenza di contenuti provenienti dagli organi di senso. Le aree del cervello che sono deputate alla decodifica dei segnali provenienti dagli organi senso in immagini visivi o suoni ,  diventano autonome nei pazienti videolesi o audiolesi.  Queste aree  come dimostra la diagnostica  funzionale del cervello, producono attività non correlata alla funzione  degli organi di senso ai quali sono o erano connesse. Le immagini o suono non sono controllabili e non sono riferibili al contesto mnemonico, psichico e personale del paziente. … Leggi tutto...

Sistema vegetativo e omeopatia

Sistema vegetativo e omeopatia

Sistema vegetativo e omeopatia

sistema vegetativo

Il sistema vegetativo è rilevante per comprendere il funzionamento dell’omeopatia e per prescrivere il trattamento. Il sistema vegetativo è quell’insieme di cellule nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le cosiddette funzioni vegetative, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo  conscio. Si tratta della interfaccia tra inconscio e corpo e ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo. Si suddivide in due categorie ovvero il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Il primo ovvero il simpatico si attiva in relazione alla  funzione di attacco o fuga (fight or flight) mentre  il secondo il parasimpatico agisce nella regolazione degli organi e visceri. Il sistema vegetativo si biliancia pertanto a secondo delle situazioni ambientali e interior, i alla ricerca della migliore strategia automatica tesa alla sopravvivenza.… Leggi tutto...

Sistema neurovegetativo e omeopatia

Sistema neurovegetativo e omeopatia

Sistema neurovegetativo e omeopatia

sistema neurovegetativo

Il sistema neurovegetativo è rilevante per comprendere il funzionamento dell’omeopatia e per prescrivere il trattamento. Il sistema neurovegetativo è quell’insieme di cellule nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le cosiddette funzioni vegetative, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo  conscio. Si tratta della interfaccia tra inconscio e corpo e ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo. Si suddivide in due categorie ovvero il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Il primo ovvero il simpatico si attiva in relazione alla  funzione di attacco o fuga (fight or flight) mentre  il secondo il parasimpatico agisce nella regolazione degli organi e visceri. Il sistema neurovegetativo si biliancia pertanto a secondo delle situazioni ambientali e interior, i alla ricerca della migliore strategia automatica tesa alla sopravvivenza.… Leggi tutto...

Sistema nervoso vegetativo e omeopatia

Sistema nervoso vegetativo e omeopatia

sistema nervoso vegetativo

sistema nervoso vegetativo

Il sistema nervoso vegetativo è rilevante per comprendere il funzionamento dell’omeopatia e per prescrivere il trattamento. Il sistema nervoso vegetativo è quell’insieme di cellule nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le cosiddette funzioni vegetative, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo  conscio. Si tratta della interfaccia tra inconscio e corpo e ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo. Si suddivide in due categorie ovvero il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Il primo ovvero il simpatico si attiva in relazione alla  funzione di attacco o fuga (fight or flight) mentre  il secondo il parasimpatico agisce nella regolazione degli organi e visceri. Il sistema nervoso vegetativo si biliancia pertanto a secondo delle situazioni ambientali e interior, i alla ricerca della migliore strategia automatica tesa alla sopravvivenza.… Leggi tutto...

Sistema nervoso autonomo e omeopatia

Sistema nervoso autonomo e omeopatia

sistema nervoso autonomo

sistema nervoso autonomo

Il sistema nervoso autonomo è rilevante per comprendere il funzionamento dell’omeopatia e per prescrivere il trattamento. Il sistema nervoso autonomo è quell’insieme di cellule nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le cosiddette funzioni vegetative, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo  conscio. Si tratta della interfaccia tra inconscio e corpo e ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo. Si suddivide in due categorie ovvero il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Il primo ovvero il simpatico si attiva in relazione alla  funzione di attacco o fuga (fight or flight) mentre  il secondo il parasimpatico agisce nella regolazione degli organi e visceri. Il sistema nervoso autonomo si biliancia pertanto a secondo delle situazioni ambientali e interior, i alla ricerca della migliore strategia automatica tesa alla sopravvivenza.… Leggi tutto...

Pollice: dolore al pollice e omeopatia

Pollice: dolore al pollice e omeopatia

pollice

pollice

Nel dolore al  pollice si applica l’  omeopatia iniettabile come trattamento antinfiammatorio, miorilassante e analgesico privo di controindicazioni degne di nota. L’ omeopatia iniettabile consiste nell’infiltrazione di rimedi in apposita formulazione su punti di agopuntura coerenti con le finalità del trattamento. L’omeopatia iniettabile si somministra sulla  zona impegnata, sulle braccia e sugli agopunti a distanza coerenti con la terapia. Sono proprio gli agopunti a distanza a mediare gli effetti maggiori.  L’impiego della omeopatia iniettabile   è utile in tutte le malattie degenerative e infiammatorie che provocano dolore e  riduzione funzionale. Il dolore al pollice è spesso dovuto a rizoartrosi. Si tratta di una artrosi che colpisce l’articolazione carpo-metacarpale della mano prevalentemente al pollice. La rizoartrosi è una degenerazione della cartilagine articolare che compromette il movimento ed è connessa a dolore. La lesione è localizzata a livello della base del 1º dito della mano  e peggiora con la palpazione della zona interessata,  ma con l’avanzare della malattia il dolore  può comparire anche a riposo. Il paziente non riesce ad utilizzare il pollice opponente nei movimenti che impegnano la mano.… Leggi tutto...

Anisakis e omeopatia

Anisakis e omeopatia

Anisakis

Anisakis

Anisakis è un parassita degli organismi marini, appartenente ai vermi nematodi, che non può essere eradicato tramite omeopatia.   Nei pesci i parassiti sono presenti all’interno delle carni e si possono trasmettere all’uomo tramite degustazione di crudo non sottoposto ad abbattitura. Gli Anisakis misurano dagli 1 ai 3 cm,  sono sottili e arrotolati su loro stessi.  Anisakis  può costituire un rischio per la salute, sia per la  parassitosi causata da ingestione di pesci contenenti le larve, sia per la possibile allergia ai prodotti chimici liberati dalle larve nei pesci ospiti. I pesci più a rischio di contaminazione da Anisakis  sono  tonno, sardina, aringa, acciuga,  pesce sciabola, ricciola, lampuga, pesce spada, nasello, merluzzo, rana pescatrice e sgombro. Aniakis si previene  facilmente mediante la cottura o il congelamento del pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo. Non basta invece la marinatura, la salatura, e l’affumicatura. Nei paesi dell’Unione europea la normativa o raccomanda il congelamento dei prodotti ittici a -20 °C per almeno 24 ore e prevede l’ispezione a campione. … Leggi tutto...