Dottore, cosa mi prendo per i miei disturbi?
” Dottore, cosa mi prendo per i miei disturbi? ” è la frase che meglio rappresenta il degrado del rapporto medico paziente. Presupporre che la soluzione alla malattia sia in una pillola è almeno ingenuo. La richiesta assillante di una pillola per tutto, ” potrebbe apparire come una “legittimazione” dalla sua somministrazione.La ciarlataneria è definita come la capacità attraverso le ciarle di indurre gli ingenui a ritenere una pozione utile a guarire malattie. Il ciarlatano a sua volta si trova di fronte il soggetto culturalmente fragile che chiede con veemenza la più facile soluzione possibile. La relazione medico paziente non dovrebbe essere costruita primariamente intorno allo scopo di inserire una pillola nel corpo del paziente. Il corretto rapporto è una consulenza profonda, tesa prima a comprendere il malato, successivamente ad accompagnarlo nel complesso lavoro necessario per uscire dalla malattia. Una relazione corretta tra medico paziente presuppone pertanto tempo e implica indicazioni sullo stile di vita, alimentazione, ambiente e gestione emozionale oltre che una pillola. Il ” Dottore ,cosa mi prendo per i miei disturbi? ” non concede spazio e tempo alla esecuzione di un atto medico e osserva solo la pozione miracolosa, legittimando un atto medico che si estrinseca nella sola prescrizione di una pillola. . … Leggi tutto...