Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 140 memorie

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 140

memorie

Se per esempio una persona subisce il tradimento del partner, egli ha per le convenzioni di valore almeno cinque possibilità di risentire questa vicenda. Se risente con qualità Legno, il paziente si incollerisce con partner e l’amante che hanno violato il territorio di coppia e nutre rancore.Se risente Fuoco il paziente è sollevato e felice, perché non sapeva come liberarsi del partner e ora si presenta servita una splendida opportunità. Se il paziente risente con qualità Terra, egli coglie l’occasione per un cambiamento di vita e riconsiderando tutto l’accaduto si organizza una nuova vita più appagante.Se il paziente reagisce con qualità Metallo può fare una depressione per la perdita del partner. Infine se reagisce con qualità Acqua allora può provare paura per l’abbandono subito o per la mancanza di protezione.

In questo esempio abbiamo descritto un evento storico e cinque possibili risentiti. Ovviamente nella realtà clinica i risentiti possibili sono molti di più. All’interno di ognuna delle 5 possibilità indicate, l’individuo esprime la sua personalissima sfumatura della sofferenza. Questo esempio deve però fare riflettere su quanto personale e interiore è l’angolo di visuale del risentito rispetto alla semplice vicenda storica. Quando l’individuo entra nel Campo Emozionale Tristezza allora percepisce quanto è rilevante il suo personale risentito.

La vicenda è percepita come poco significativa e inoltre talvolta si lascia mutare solo con sforzi enormi. Il triste assapora invece l’angolo i visuale del risentito ed è rapito prima dalla ricchezza di questo punto di osservazione e inseguito anche dalle sue immense possibilità. Quello che oggi risento con collera nel momento che agisco sul piano interiore può diventare successivamente motivo di gioia. Lo sforzo non è grande, la consapevolezza e la sapienza per tale impresa indubbiamente lo è.

L’individuo in Tristezza si addentra in un prima fase nell’osservare come e quando risente in tal modo.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 139 risentito

risentito

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Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 139

 

Campo Emozionale TRISTEZZA

La Fase Evolutiva Metallo è la Interfase Calante di un ciclo, caratterizza un movimento centripeto e possiede la qualità Struttività potenziale. Sul piano emotivo ha un posizione speculare alla Interfase Crescente ovvero il Legno. Di questa ultima avevamo sottolineato un movimento di proiezione verso il mondo esterno. Pertanto il Campo Emozionale Tristezza coinvolge il movimento delle emozioni dal mondo verso l’interiore umano.
Come nelle precedenti situazione ricordiamo che le sfumature di significati espresse nei termini cinesi della MTC sono maggiori di quelle che la nostra lingua può esprimere con un’unica parola. Pertanto il Campo Emozionale Tristezza coinvolge una serie di concetti che non possono essere ridotti al vocabolo tristezza. Come nel caso degli altri Campi Emozionali anche per la tristezza sostituiamo la parola con una serie di concetti idonei a descrivere i vari significati.

Quando l’individuo esaurisce il suo interesse per il mondo esteriore ovvero per la storia come comunemente intesa, allora volge il suo sguardo verso se stesso e accede al vissuto interiore. Lascia l’attenzione per la vicenda storica e ascolta il propriorisentito della vicenda storica.

A quel punto scopre una seconda realtà incredibile e oltremodo stimolante. L’individuo rivolto in se stesso si rende conto della immense possibilità che ne derivano. All’uomo perso nella vicenda storica può accadere che grandi sforzi coincidono con piccoli mutamenti. All’interno di se stesso egli prende contatto con il risentito dalla vicenda storica e scopre che piccoli cambiamenti del risentito, modificano radicalmente la sua condizione. Un piccolo sforzo al punto giusto determina un effetto dirompente sul risentito. Ovviamente apportare quel piccolo cambiamento non è cosa di semplice esecuzione. Richiede un lungo lavoro di osservazione di sé, prima di potere iniziare.
Per risentito si intende la reazione interna, il modo particolare soggettivo individuale di risentire un evento storico.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 138 deficit

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 138

In questa condizione il deficit di regolazione, distribuzione e compensazione emozionale insito della Fase Evolutiva Terra comporta la riduzione della attività svolta. Il soggetto non registra l’evento emozionale con la stessa attenzione e non si occupa di gestire regolare compensare il dato.
L’iporiflessivo è un superficiale, disattento di sé e di conseguenza anche degli altri. La diminuita capacità di regolazione viene notata dai famigliari o dai consimili, che tendono a non affidare mai responsabilità ad un iporiflessivo.

La soluzione infatti che un iporiflessivo adotta quando confrontato con difficoltà è evitare di percepirle. Da questo punto di vista il comportamento di un iporiflessivo può apparire infantile.
Spesso questo comportamento è in dissonanza con la età biologica e questa condizione può essere motivo di litigio. Non di meno di questo litigio soffre principalmente l’interlocutore sfortunato di un iporiflessivo. Infatti di fronte al conflitto di questo genere la soluzione dell’iporiflessivo è sempre uguale. Egli non percepisce il conflitto, il problema e rimane piuttosto tranquillo e poco partecipativo alla crisi che si presenta.
Un iporiflessivo con una responsabilità importante è pertanto spesso portatore di grandi sciagure. Se un iporiflessivo si trova in una unità di pronto soccorso o nella sala comando dei vigili del fuoco per esempio ci troviamo nelle condizioni ideali che diventano successivamente oggetto di cronaca sui giornali.
Ovviamente quando si fa selezione di personale bisognerebbe avere un minimo di preparazione per indicare l’impiego ideale per ogni persona. In ogni caso mai collocare un iporiflessivo in posizioni chiave della gestione di emergenze. Se proprio si deve scegliere tra disturbi, sulle emergenze è meglio collocare un ipocollerico ovvero “un cervello parziale”. Egli sarà meticoloso nel suo lavoro a volte rischierà la cura paradossale del dettaglio, ma non certo la disattenzione.
Nelle forme più estreme l’iporiflessivo può apparire distante, assente e non partecipativo. … Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 137 pensieri

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 137

Le due condizioni possono coincidere e sovrapporsi in certi casi. Secondo le sequenze infatti una Ipovalenza di Fase in Legno può generare una Prevalenza di Fase in Terra. Nell’ipocollerico osserviamo una restrizione del campo di azione in quelle competenze in cui si applica con grande padronanza.
Ma per l’iporiflessivo questo comporta in aggiunta, perdita della libertà, perdita di regolazione e soprattutto coazione a ripetere. Questa coazione a ripetere una sequenza di pensieri non possiede più la finalità originale di regolare un comportamento o affrontare una difficoltà. Tale sequenza di pensieri imprigiona il soggetto in un circuito mentale che si autosostiene. La risposta a difficoltà ambientali è scarsa, talvolta assente.
L’iperriflessivo è risucchiato dalla sequenza di pensieri che è costretto a pensare e ripensare. Questa condizione determina una particolare forma di insonnia. Il soggetto non si addormenta più quando il ritmo circadiano e la opportunità lo indurrebbero. Solo quando queste sequenze di pensieri inutili quanto stancanti lo esauriscono, crolla di un sonno difficilmente ristoratore.
Anche il risveglio da questo sonno disturbato è altrettanto caratterizzato dalla ripresa senza sosta della sequenza pensiero interrotta. La fissazione delle argomentazioni, il rapportare ogni evento di vita alla stessa sequenza di ragionamento inducono amici e famigliari ad un distacco progressivo, che aggrava la condizione dell’iperriflessivo. Mentre un ipocollerico può essere sfruttato per le su competenze parziali e quindi ha una seppur discutibile relazione sociale, l’iperiflessivo viene abbandonato a se stesso.
In alcuni casi la sequenza di pensieri obbligati può essere commutata in una sequenza di azioni obbligate. La compulsione a lavarsi le mani, la compulsione a controllare che il gas o le finestre siano chiuse sono solo due esempi. Per liberarsi dalla prigione mentale la sequenza pensiero “prigione” viene trasferita in una serie di gesti “prigione”. Il corpo è obbligato al rituale, ma mentre la mente finalmente riposa. … Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 136 rituale

rituale

Il modo però per il quale una malattia evolve fisicamente in Analisi Causale, non nega che tale malattia esprima un senso in Sintesi Induttiva. La malattia possiede un meccanismo ed esprime un senso contemporaneamente. Il medico completa il suo lavoro quanto si rivolge al malato coerentemente secondo entrambe le possibilità.

Lo studio dei Campi Emozionali indica che un equilibrato vissuto emozionale sostiene il corretto funzionamento del sistema orbitale connesso. Senza vissuto emozionale di collera positiva non svilupperebbe bene il funzionamento delle Orbite Fegato e Vescica Biliare. Al contrario situazioni emotive estreme nella direzione di Prevalenza di Fase o Ipovalenza di Fase implicano la necessità di compensazioni, talvolta anche somatiche.

Il Campo Emozionale Riflessione è la capacità emotiva di accogliere, integrare, smistare e compensare vissuti emozionali al fine di mantenere il sistema in equilibrio globale e garantire sopravvivenza ed evoluzione. Osserviamo come in tal senso la Riflessione costituisce una complessa centrale di regolazione il cui ruolo non è a caso definito dalla MTC come al centro del sistema uomo.

La facoltà della Riflessione nella gestione di vissuti emozionali è analoga e simmetrica alla facoltà del connettivo e della matrice che oltre la gestione la omotossine regolano l’attività e la funzionalità dei vari organi.

Come per i Campi Emozionali già descritti, anche la Riflessione presenta condizioni caratterizzate da difetto ed eccesso. Nel caso della Iperriflessione ci troviamo di fronte ad un stato emozionale in cui la funzione di integrazione appare deformata come sotto una lente di ingrandimento e oltretutto fissata su alcuni punti eccessivamente. La capacità della Riflessione di riproporre la difficoltà in molti modi fino al momento che l’individuo trova la soluzione, diviene esageratamente espansa.
L’individuo diventa ossessivo. Ripete un ragionamento, un comportamento o un rituale senza più valore regolatorio. Compare una compulsione alla ripetizione ossessiva di gesti, comportamenti e pensieri che non assolvono più alla maturazione del soggetto.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 135 consapevolezza

consapevolezza

Fino a conclusione di ogni sequenza emotiva sospesa nel tempo, il Campo Emozionale Riflessione ripropone ciclicamente situazioni virtualmente rappresentative di quella non conclusa. Il giorno che la sequenza emotiva sospesa viene conclusa avviene un cambiamento sostanziale del carattere acquisito.

Il carattere globale di un individuo pertanto è da intendersi come la interazione costante tra carattere acquisito e quello ereditato. Si tratta della capacità di un individuo di applicare le proprie memorie e la propria esperienza nella costruzione di se stesso.
La Riflessione riguarda dunque, la consapevolezza, la maturazione e la esperienza emotiva.
Le compensazioni somatiche e funzionali sono necessarie quando le possibilità di regolazione dei Campi Emozionali nella Riflessione sono esaurite. Infatti la corrispondenza di ogni Campo Emozionale ad una coppia di orbite, determina che compensazioni vicarianti possono essere assolte da funzioni o tessuti biologici inclusi nella orbita relativa. Quando la Riflessione esaurisce la sua possibilità di regolare a livello emotivo, il sistema orbitale dispone di compensazioni addizionali, coinvolgenti prima il livello funzionale e successivamente il somatico.
Nei testi di MTC si legge che le Orbite Milza Pancreas e Stomaco “distribuiscono” gli odori e i sapori. La distribuzione dei nutrienti non deve però essere limitata solo a quello che in Medicina Convenzionale è noto nella fisiologia della alimentazione. Tra i molteplici significati di questa funzione distributiva, vengono gestiti anche i Campi Emozionali intesi come il sapore della vita. Il nutrimento di un essere umano è infatti è solo in parte composto da proteine grassi e zuccheri. Per costruire l’uomo è altrettanto necessario quale nutrimento, il confronto con situazioni emozionali difficili, delle quali il superamento costituisce alimento dell’anima.

Talvolta però una esperienza emotiva sovraccarica il livello emozionale che disattende la necessita biologica di una risposta. La impossibilità di una risposta sensata coinvolge altri aspetti delle orbite corrispondenti che assolvono come supplenti a questo ruolo.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 134 generazione

generazione

Campo Emozionale Riflessione

La riflessione appartiene come Campo Emozionale alla Fase Evolutiva Terra. Questa Fase Evolutiva è connessa alle Orbite di Stomaco e di Milza Pancreas. La qualità della Terra in quanto emifase di un ciclo è la neutralità indifferenziata. Pertanto a dispetto del termine Riflessione, che induce a pensare ad una facoltà cognitiva, il Campo Emozionale Riflessione rappresenta la capacità di integrare vissuti emozionali particolari. Questa funzione di regolazione della Riflessione è una funzione emotiva di centrale importanza. La Fase Evolutiva Terra, anche a livello dei Campi Emozionali, svolge un ruolo eminente nel ricondurre le esperienze anche dolorose ad un centro di raccolta per essere metabolizzate.
La visione soggiacente è che l’esperienza emotiva induce una specifica Prevalenza di Fase che necessita di integrazione con le altre future e passate. Da questo processo dipende la maturazione emotiva dell’individuo. Le Orbite Funzionali della Fase Evolutiva Terra sono sede della costituzione acquisita. Altrettanto la riflessione a livello dei Campi Emozionali è sede del carattere acquisito. La integrazione dell’emozioni connesse ad esperienze pregresse costituisce la Riflessione. Non si tratta di una semplice sommatoria emotiva, ma di una facoltà matura e maturante.

Quello che riscontriamo di “umano” nei nostri consimili, per esempio dopo esperienze drammatiche e intense è l’esito di questo lavoro della Riflessione. Come in altri casi osserviamo che la nostra lingua spesso non ha vocaboli per circoscrivere la ricchezza di significati indicati dalla MTC. Quando parliamo di Campo Emozionale Riflessione è opportuno non fare confusione con il termine riflessione usato comunemente. In questo caso la riflessione è una facoltà emotiva, il deposito del vissuto, della situazione emotiva attuale, dei risentiti e delle memorie emotive.

Il Campo Emozionale riflessione è anche la predisposizione ad una specifica esperienza emotiva futura. Infatti una sequenza emotiva non conclusa richiama ciclicamente ripetizioni di simili esperienze, fino ad una conclusione che matura un nuovo equilibrio.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 133 confusione

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 133

confusione

L’ipergioioso di secondo livello sogna la suo desiderio da sveglio. Disconnesso dalla relazione con gli altri e con il mondo, egli vive il suo sogno che non raramente si trasforma in un tormento. Pertanto ai fini diagnostici, il medico può interpretare un delirio o un allucinazione con gli stessi strumenti con si interpretano i sogni. I contenuti di una allucinazione non sono affatto privi di senso, ma rispecchiano simbolicamente il percorso della mente verso la patologia.

Nel caso di ipogioia di secondo livello l’individuo perde altrettanto il feedback con il reale, però dal versante della propria disillusione
La ipogioia di secondo livello è la perdita di coesione del mentale, l’incoerenza e la confusione. Il soggetto malato non proietta il suo desiderio fuori dal reale, ma disgrega la coesione mentale che lo produce e si disorienta. L’estremizzazione della disillusione è il disorientamento.
Il messaggio sottostante la patologia della gioia è che l’uomo ha un fine elevato da raggiungere. Deviare da questo obiettivo porta nel migliore dei casi illusione o disillusione. Nei casi più gravi la conseguenza è allucinazione o incoerenza.

In molte persone affette da disturbi in questa sfera, le colorazioni emozionali descritte possono alternarsi. Le convenzioni di valore in MTC sono tese alla osservazione di realtà sequenziali o cicliche. Pertanto un soggetto sano attraversa brevemente tutti gli stati descritti, mentre quando esprime patologia si blocca su quello che per lui è maggiormente significativo. La differenza sostanziosa tra Campo Emozionale sano e patologico è di ordine temporale. L’uomo sano attraversa brevemente tutti i Campi Emozionali e li compensa nella loro sequenza. L’Uomo malato ma si blocca esprimendone uno in modo non proporzionato.

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 132 rem

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 132

rem

Spesso assorbe questo Campo Emozionale da uno o più adulti per lui significativi. I bambini e gli adolescenti dispongono di una protezione dei Campi Emozionali ancora più flebile degli adulti. In questa condizione fortemente recettiva, le disillusioni del proprio idolo diventano come proprie. Si perde pertanto virtualmente la capacità di concepire un proprio futuro in quanto si assorbe la disillusione di un personaggio vissuto come significativo. Come per la disillusione l’adolescente fa proprio anche il passato di quel referente vissuto come idolo e anela ricostruirlo nell’abbigliamento, nel fisico e nel comportamento. Per fortuna nell’adolescente l’assorbimento di Campi Emozionali non ha una natura permanente. La fortificazione dell’io riduce gradualmente questa influenza. Inoltre l’ipogioioso adolescente può prendere in prestito il passato del proprio idolo non avendone uno personale. Quando crescendo inizia ad avere uno proprio passato, la sua condizione si trasforma permettendo superare la crisi ipogioiosa.

Certamente questi passaggi possono talvolta esporre l’essere umano a pericoli gravi, ma al contrario dell’ipogioioso adulto che talvolta è terminante in questa condizione, l’adolescente ipogioioso spesso conclude questa fase con della vita con una disillusione dalla disillusione.

Alla fine di un periodo di passaggio ipogioioso adolescente tende a costruire la propria vita di adulto senza necessariamente poggiarla sulla pregressa esperienza da ipogioioso. Quando però da adulto disilluso dovesse ricadere nella ipogioia, la sofferenza potrebbe esser vissuta con notevole intensità.

La ipogioia e la ipergioia di primo livello sono Campi Emozionali in senso proprio e sono espressione della qualità del Fuoco al livello delle emozioni. Ma come avevamo anticipato esistono delle escalation di entrambe le condizioni, dotate di un surplus di intensità. Tale incremento spesso spinge questo Campo Emozionale oltre l’impegno delle sole emozioni e assume tratti anche psicotici.
Infatti se la Ipergioia si spinge oltre un determinato limite, l’oggetto desiderato può staccarsi completamente dalla realtà e prendere vita propria.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 131 disillusione

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 131

disillusione

Destinare la riproduzione al futuro è un buon modo di poter accelerare nel presente senza dover fare in conti con la lentezza della riproduzione biologica come predisposta da madre natura.Si può prevedere che ogni risultato scientifico nello sviluppo di tecnologie della infertilità coniugale sposterà ancora più in avanti nel tempo il desiderio di riproduzione. Il culmine di questa tendenza è la riproduzione post mortem del soggetto riproduttore.

L’ipergioioso si arresta solo contro un limite invalicabile e quando questo accade allora può facilmente virare dalla illusione alla disillusione. Questo gioco infinito nel quale si producono sempre nuovi desideri prevede superata un certa soglia sempre una sorta di tradimento. Ci si può illudere di essere felice con un obiettivo concreto futuro, ma si rischia sempre di svegliarsi il giorno comprendendo che non è possibile raggiungerlo. Non è possibile in seguito a due tipologie di eventi disillusori. Nel primo caso l’ipergioioso realizza che la meta desiderata per il futuro non è raggiungibile. Nel secondo caso egli realizza che la meta raggiunta perde sempre valore in relazione a quella ancora da raggiungere.

La ipergioia include purtroppo sempre il tradimento programmato della illusione. Questo evento può sorprendere presto oppure tardi nella vita di una persona. Al più tardi al momento della morte ci si rende conto che il futuro è una ipotesi non una realtà.

Quando il tradimento viene vissuto in consapevolezza e dolore, si può assistere al viraggio del Campo Emozionale verso la ipogioia. L’ipogioioso di primo livello è quindi una persona sempre insoddisfatta. Non ci prova a concepire illusione di gioia, vive il futuro come una trappola e quindi si riversa nel passato. Gli anni già vissuti della vita erano meravigliosi, non i futuri e ancor di meno i presenti vengono accettati. La persona parla sempre della sua vita passata con grande nostalgia quasi fosse stata perfetta, dimenticando che quando quella vita era nel presente tanto perfetta non lo era affatto.… Leggi tutto...