Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 265 imposizione delle mani

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 265

mani

Come inquadrare il rimedio omotossicologico in MTC

I rimedi presenti nell’Ordinatio Antiomotossica, devono essere esaminati alla luce delle convenzioni di valore della MTC. Questo esame è la premessa per il loro impiego nell’agopuntura. Per un esame accurato, le componenti dovrebbero essere già precedentemente studiate e descritte nel COE. In questa fase del lavoro e in assenza del COE, è comunque necessario definire un metodo. Le materie mediche sono una fonte di preziose informazioni, ma devono essere rapportate al loro significato in MTC. Le basse diluizioni e le microdosi presenti nel rimedio, sono significative per la componente più struttiva della sua azione. Le medie e alte diluizioni, sono invece significative dei processi regolatori in relazione alle Sequenze di Produzione e Inibizione. La lettura del rimedio, non può inoltre prescindere dalla valutazione della massa delle componenti esaminate. Alla fine di questo esame complesso, il rimedio ottiene un’immagine precisa ed entra dunque in relazione con agopunti, meridiani e relative Orbite Funzionali.

L’agopunto è un ingresso privilegiato per i rimedi omotossicologici. La pelle che riveste il corpo è anche un organo di senso e per la sua derivazione ectodermica mantiene una relazione privilegiata con il sistema nervoso. Una medicina tesa a implementare i processi di regolazione, non può prescindere dal valutare come ad ogni zona della pelle, corrispondano possibilità di stimolo precise. La possibilità di variare gli agopunti, in relazione alla situazione clinica del paziente e di stabilire una sequenza degli stessi, permette di modulare il trattamento e di esaltare l’effetto terapeutico.

Nella storia dell’uomo, il primo atto medico è stato l’imposizione delle mani nella zona del dolore. Con lo sviluppo della conoscenza in epoche e cultura diverse, si è giunti a sistematizzare come zone diverse, del rivestimento cutaneo, siano in relazione ad effetti precisi. La MTC, ci offre senza dubbio, in relazione alle corrispondenze tra cute organi e funzioni, una cultura medica superiore a quella proveniente da altre civiltà.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 264 patologie oculari

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 264

oculari

Queste espansioni di accordi, ottenuti per sommatoria di due rimedi omotossicologici, accentuano il ruolo di regolazione delle diluizioni in relazione alla Fase Evolutiva Terra, in questo caso la coppia D28-30. Dunque Lycopodium comp, appare come un rimedio in relazione alle Orbite Funzionali di Fegato e Vescica biliare. Appare inoltre una certa prevalenza dell’Orbita di Vescica biliare. La presenza di diluizioni struttive, in relazione alle Orbite Funzionali stimolate dal rimedio, evidenzia un’azione indirizzata verso i tessuti e la funzione.

Il rimedio potrà essere somministrato su agopunti dei Meridiani Vescica biliare e Fegato, con preferenza per i punti VB34 Sorgente della collina Yang e F8 Sorgente tortuosa, quando si vuole agire a livello di orbite. Ricordiamo che in tal senso sarà possibile espandere le indicazioni, da quelle relative agli organi a quelle relative alle orbite. Per esempio, il Lycopodium comp, potrà essere indicato per patologie oculari e a tal scopo, l’agopunto di ingresso potrà essere VB 37 Luce splendente. Anche nel trattamento dei Campi Emozionali, i compositum tissulari possono svolgere un ruolo rilevante.                                       Ad esempio, in un soggetto ipercollerico, Lycopodium comp può essere iniettato su V47 Porta dell’Anima. Questo agopunto risulta particolarmente indicato per i pazienti affetti da ipocollera o da ipercollera.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 263 calcium carbonicum

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 263

Calcium carbonicum

Gli Unitari presenti in Lycopodium comp sono 10:

China D4, Lycopodium D4, Chelidonium D4, Carduus marianus D3, Sulfur D13, Avena sativa D6, Calcium carbonicum D28, Taraxacum D4, Cynara scolymus D6 e Veratrum D4. Ognuna delle componenti è presente con massa 2,2 μl per ogni fiala. La diluizione maggiormente struttiva, è in relazione alla componente Carduus D3, significativa per la Fase Evolutiva Legno. Mentre la dose meno struttiva, è rappresentata da Calcium carbonicum D28.

Osserviamo anche per gli unitari, in Lycopodium comp, una netta prevalenza della Fase Evolutiva Legno nella composizione del rimedio (Fig. 78).
La diluizione D3 di Carduus marianus, evidenzia tale componente come il baricentro del rimedio Lycopodium comp, attorno al quale le altre componenti attivano una precisa sinergia.

Silybum marianus o Carduus marianus è descritto dal Mezger con un organotropismo prevalente su vescica biliare. Il Dr. Julius Mezger, è autore di una materia medica estremamente pratica per individuare rapidamente tropismi funzionali e organotropismi dei rimedi omeopatici.
Per il tropismo funzionale prevalente sulla vescica biliare, Carduus marianus viene indicato nelle coliche e nelle colecistolitiasi.

In questo contesto, appare significativa la presenza di una D28 di Calcium carbonicum nel rimedio.
La scelta di una D28 per Calcium Carbonicum, al posto di una D30, è per Reckeweg una sottolineatura dell’importanza di questa componente. Infatti una D28 di Calcium carbonicum in Lycopodium comp, permette l’associazione con altri rimedi contenenti la stessa componente, configurando una sequenza Carbonicum D28-30 che esalta maggiormente la regolazione. Calcium carbonicum alla D28, permette l’associazione di Lycopodium comp ad altri rimedi, implementando l’azione della D30 in loro, presente.
Calcium Carbonicum D30, è ad esempio presente in Injeel Chol, Graphites Homaccord, Argentum Homaccord e naturalmente Calcium Carbonicum Injeel. Associando Lycopodium comp a Calcium Carbonicum Injeel, si ottiene per sommatoria un accordo: D12-D28-D30-D200, esaltante i processi di regolazione.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 262 cholesterinum

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 262

cholesterinum

Quattro fasi su cinque sono impegnate da organoterapici, resta esclusa la Fase Evolutiva Acqua. Le diluizioni degli organoterapici, sono diluizioni in relazione alla Fase Evolutiva Metallo, con una maggiore sottolineatura di Hepar Suis, in diluizione D8. La diluizione D8, è sicuramente più struttiva della D10, pertanto riconosciamo che Lycopodium comp è indirizzato verso la cellularità epatica.
Per quanto riguarda i Nosodi, postuliamo l’attività del rimedio su Prevalenza di Fase, nelle OF Vescica biliare e Fegato. Se esaminiamo le componenti nosodiche di Lycopodium comp ne troviamo due: Fel Tauri D8, in relazione alla Fase Evolutiva Legno e Cholesterinum D10, altrettanto in relazione con la Fase Evolutiva Legno. (Figura 78) Osserviamo anche in questo caso, la maggiore Struttività della D8 di Fela Tauri. Dunque l’ipotesi postulata per gli organoterapici, inizia a trovare conferma.

cholesterinum

cholesterinum

 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 261 lycopodium comp

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 261

Reckeweg quando formula un rimedio con molte componenti, impiega spesso la stessa massa per ogni componente. Dunque nel caso di Lycopodium comp, non sarà rilevante distinguere le masse dei componenti tra di loro, in quanto tutte sono pari a 2,2 μl per 2,2 millilitri di rimedio. Le componenti di Lycopodium comp sono 26. Nell’esame del rimedio si parte dagli organoterapici, si prosegue per i nosodi, poi gli unitari e infine i catalizzatori.

Lycopodium comp contiene i seguenti organoterapici:

Hepar Suis D8
Vesica Fellea Suis D10
Duodenum Suis D10
Thymus Suis D10
Pancreas D10
Colon Suis D10

I sei Organoterapici in Lycopodium comp, esprimono una relazione con quattro delle 5 Fasi Evolutive. La Fase Evolutiva Acqua non è rappresentata da un organoterapico, nel rimedio. Dunque vi sono stimoli multifasici ad esclusione di organoterapici in relazione alla Fase Evolutiva Acqua.
Se collochiamo le componenti organoterapiche in relazione alla singola attribuzione fasica, allora Hepar suis e Vesica Fellea Suis, sono in Fase Evolutiva Legno, Thymus Suis e Duodenum Suis sono in Fase Evolutiva Fuoco, Pancreas Suis è in Terra e Colon Suis è in Metallo.

Attribuzioni di fase degli organoterapici nel rimedio Lycopodium comp

lycopodium comp

lycopodium comp

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 260 lycopodium

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 260

lycopodium

Nonostante questa difficoltà è necessario stabilire principi di lavoro per inquadrare il rimedio composto secondo parametri applicabili in MTC. Infatti questa categoria di rimedi, svolge un ruolo rilevante nell’ottenimento e sostegno dell’Equilibrio di Fase. I criteri stabiliti per Unitari, Homaccord, Organoterapici, Nosodi e Catalizzatori, sono in questo caso da applicare in modo congiunto. A questi criteri bisogna, vista l’eterogeneità del compositum, aggiungerne un quinto. Accettando un margine di errore, è necessario giungere ad una sintesi dei dati conosciuti sulle singole componenti. Il riassunto del rimedio, è nei compositum tissulari essenziale, per non perdersi nella vastità delle singole componenti. Dunque è necessario una sintesi, pur mantenendo l’attenzione che il compositum, può svolgere azioni ulteriori, oltre a quella riassunta. Rammentiamo, come per gli altri rimedi, una qualificazione definitiva è possibile solo in riferimento al COE, Codice Omeopatico Energetico. Pertanto le relazioni espresse negli esempi indicati, sono esemplificative e necessiteranno di una precisazione, in una fase successiva del lavoro.
Anche per quanto riguarda un altro aspetto rilevante della qualità del compositum, ovvero la sequenza di introduzione delle componenti nel rimedio, rimandiamo ad un successivo lavoro. Prima è necessario chiarire gli aspetti semplici del metodo, per poi approfondire.

In ogni caso, cinque criteri devono essere considerati come un filo di Arianna che indica come esaminare il rimedio. Questo in principio, è valido per tutti i rimedi composti, ma per i compositum tissulari, richiederà più pazienza nel lavoro, dato il numero elevato delle componenti del rimedio.

I criteri per la ricerca di una qualificazione secondo convenzioni di MTC, sono:

1. Componenti: attribuzione di fase
2. Diluizioni: attribuzione di fase dei subsistemi
3. Massa di ogni diluizione introdotta nel composto: ricerca di prevalenze
4. Sequenza di introduzione di ogni componente nel complesso
5. Riassunto delle precedenti

Valutazione di Lycopodium compositum secondo MTC

Sappiamo dall’Ordinatio Antiomotossica, che il rimedio è indicato nelle affezioni epatiche, stimolante a livello cellulare è in grado di aumentare l’eliminazione di omotossine tramite il fegato.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 259 compositum tissulari

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 259

compositum

Applicare in terapia un Nosode, soprattutto quando tale scelta è sottolineata da un inquadramento terapeutico secondo MTC, amplifica la capacità di indurre una vicariazione regressiva. Si sottolinea dunque la necessaria cautela nell’osservare le condizioni del paziente. Un Nosode, prescritto secondo criteri omotossicologici e contemporaneamente secondo quelli di MTC, è maggiormente efficace. Quindi anche l’eventuale vicariazione regressiva stimolata, si esprime con maggiore intensità. La vicariazione regressiva, è il percorso necessario verso la guarigione, ma necessita di un sistema biologico in grado di sopportarla e accoglierne i benefici.                                                                                                    La somministrazione di un Nosode tramite un agopunto, è una tecnica molto efficace, da considerare rispettando la cautela appena esposta. Per la scelta dell’agopunto ci si può avvalere dei seguenti criteri: se Gastritis Nosode Injeel, è in relazione con l’Orbita Funzionale Stomaco, si può iniettare il rimedio sul Meridiano Stomaco.
Dal momento che la reattività espressa dal rimedio è da riferire alla Fase di Deposito o Impregnazione, allora l’agopunto Terra del Meridiano Stomaco, può essere considerato un ingresso valido.
L’agopunto Terra del Meridiano Stomaco, è St36 Vicus Tertius Pedis. Tale indicazione è a titolo esemplificativo, in quanto la ricettazione di una seduta di agopuntura non si avvale di un unico criterio, né tanto meno di un unico agopunto. Pertanto sarà necessario nel singolo caso, valutare una sequenza di agopunti, associata ad una sequenza di rimedi.

La possibilità tramite le convenzioni di valore della MTC e la Tavola delle Omotossicosi, di valutare dove e come iniettare, è sicuramente un vantaggio notevole.
Un processo diagnostico comune su i rimedi omotossicologici e sulle relative sequenze di agopunti da trattare, sono la premessa per un metodo corretto di impiegare le due forme di terapia, in modo congiunto. Il luogo di tali valutazioni congiunte è la Tavola delle Omotossicosi espansa dalle convenzioni di valore di MTC.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 258 cerume

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 258

Per quanto riguarda invece la reattività espressa, il cerume si qualifica Legno, perché dell’orecchio esprime una fase di escrezione. L’osservazione della reattività espressa, è pertanto significativa di un lavoro di precisa definizione in relazione alla tavola delle Omotossicosi e alle convenzioni di valore. Il Nosode, tramite queste qualificazioni, viene collocato precisamente sulle ascisse e sulle ordinate della tavola di Reckeweg, definendo il suo impiego in MTC e i suoi possibili ingressi agopunturali. (Figura 75)

Le diluizioni presenti nella formulazione Injeel, sono quelle tipiche dell’accordo di potenze e pertanto esprimono una sequenza trifasica. La Fase Evolutiva Fuoco e Terra, sono in tutte le formulazioni rappresentate da una D200 e da una D30, rispettivamente. La Fase evolutiva Metallo, è rappresentata a secondo dei casi, da una diluizione oscillante tra D6 e D15.
Le formulazioni Injeel, hanno un natura meno struttiva delle formulazioni Injeel forte. Pertanto nelle Injeel forte, osserviamo la diluizione Metallo, più bassa e significativa che nell’Injeel semplice.
L’accordo di potenza, ha un’indicazione terapeutica centrata sulla prescrizione Metallo, ovvero Struttività potenziale. Questo avviene per attivazione contemporanea di una Sequenza di Inibizione e Produzione sulla Fase Metallo. Dunque si tratta di un rimedio, potenzialmente struttivo, di notevole efficacia, quando correttamente indicato.

Valutazione fasica delle diluizioni presenti nei Nosodi

cerume

cerume

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 257 reattivita

Per quanto riguarda la reattivita espressa dal tessuto esaminato, secondo la Tavola delle Omotossicosi, essa qualifica la Prevalenza di Fase nel subsitema relativo al tipo di lesione che si esprime su di una determinata orbita. I Nosodi, sono in relazione ad una delle fasi della Tavola delle Omotossicosi e dunque anche depositari della qualità espressa, dalla stessa. Cerumen Injeel, per esempio, è da qualificare Fuoco per i tessuti coinvolti, l’orecchio infatti è in relazione alle Orbite Funzionali Fuoco.

Valutazione fasica della reattività espressa dal Nosodi

reattivita

reattivita

Esempi di fasi diverse reatività dei tessuti diluiti nel Nosode

Figura 75Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo10 pag. 255 nosode

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 10 pag. 255

Anche nella valutazione di un Nosode secondo MTC, si procederà secondo i
seguenti criteri:

1) A quale Orbita Funzionale appartiene il tessuto di provenienza

2) Quale reattività tissulare esprime secondo la Tavola delle Omotossicosi

3) Quali sono e come vengono impiegate diluizioni e dinamizzazioni

La lesione tissulare, è la compensazione a livello organico, di una difficoltà nell’Equilibrio di Fase tra le 12 Orbite Funzionali. Pertanto se il tessuto epatico è un campo sul quale si compensa un difficile Equilibrio di Fase tra le 12 Orbite, Cirrhosis Hepatitis Nosode Injeel può essere posto in relazione all’OF Fegato. Inoltre la cirrosi è una lesione che secondo la Tavola delle Omotossicosi appartiene alla Fase di Degenerazione. La Fase di Degenerazione ha rapporto con la Fase Evolutiva Metallo, quindi Cirrhosis Hepatitis Nosode Injeel, è in relazione all’Orbita Funzionale Fegato, in quanto tessuto coinvolto.
All’interno del ciclo di stadiazione, nei possibili coinvolgimenti organici dell’Orbita Funzionale Fegato, Cirrhosis Hepatitis Nosode Injeel, presenta Prevalenza di Fase in Metallo, ovvero si trova in fase di Degenerazione.
Per quanto riguarda le diluizioni di utilizzo, valgono i principi esposti nel capitolo relativo alle diluizioni e dinamizzazioni.
Dunque la lesione e il tessuto sulla quale si esprime, qualifica il Nosode secondo le convenzioni di valore.

Valutazione dell’apparenza di un Nosode ad una Orbita Funzionale

nosode

nosode

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