Energia vitale in omeopatia
Nello studio e applicazione clinica dell’omeopatia si incorre invevitabilmente nel termine di energia vitale, che suscita non poche problematiche di comprensione. Samuele Hahnemann, il fondatore dell’omeopatia, attribuisce all’energia vitale, la risposta curativo al rimedio somministrato. Impossibile non associare alnel termine energia vitale dell’omeopatia, quello dell’energia in agopuntura. Nei meridiani scorrerebbe questa energia. Il suo flusso ordinato e armonico rappresenta lo stato di salute del soggetto. Alterazioni nel flusso di questa energia vitale costituiscono la causa degli eventi clinici. L’agopuntura come il rimedio di omeopatia devono ripristinare l’equilibrio perduto nel flusso di energia vitale attraverso i canali fisiologicamente previsti. Il problema di queste descrizioni antiche dell’ atto medico è insito nella necessità della mente umana moderna di misurare l’energia per poterla comprendere e gestire. L’equivoco più comune è l’idea di elettricità connessa al termine. Se proviamo a misurare tramite apposita strumentazione non si evidenzia facilmente elettricità, ma piuttosto una resistenza al flusso di elettricità. La bioimpedenza che conosciamo dalla elettrofisiologia è il parametro che meglio traduce il termine energia di omeopatia e agopuntura. L’impedenza è l’ opposizione di un tessuto esaminato al flusso di energia elettrica. Al fine di queste valutazioni si utilzzano ovviamente bassi voltaggi. Questo valore dell’ impedenza espressa da un tessuoto è però misurabile è la convenzione internazionale lo quantifica attraverso l’unitiaà di misura Ohm.… Leggi tutto...