Km zero: la salute ignorata dalle multinazionali
Assumere cibo a km zero conserva meglio la salute o aiuta a recuperla ed è un comportamento consapevole che rispetta l’ambiente. Gli alimenti a km zero sono quelli che non provengono dai siti industriali, ma dalle campagne vicine a chi mangia, come si usava una volta nella produzione del cibo. Quando un alimento è coltivato a km zero è più ricco di nutrimento e esente da tossine industriali necessarie per la conservazione, colorazione, correzione del gusto e per l’esaltazione di effetti sistemici. I dati sulla effettiva diffusione di cibo a km zero sono sconfortanti e altrettanto l’obiettivo salute implicato. Si osserva la dominanza di un superiore interesse a produrre una società di malati per poi poterli successivamente curare. Il gruppo di Colin Khoury dell’International Center for Tropical Agriculture americano ha descritto sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. che in media in ogni paese del pianeta più di due terzi delle derrate alimentari usate e coltivate è originaria in realtà di altre aree geografiche, spesso molto lontane.… Leggi tutto...