Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo12 pag. 297 cura

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 12  pag. 297

cura

CONCLUSIONI

Le possibilità cliniche di impiego della Omotossipuntura descritte, sono da intendere come indicazioni di un metodo di lavoro. Il presente testo non vuol circoscrivere le possibilità della Omotossipuntura solo a quelle elencate. Sicuramente però il metodo di lavoro descritto, costituisce la premessa per gli ulteriori sviluppi.

La possibilità di associare la MTC e l’Omotossicologia, si basa su una similitudine metodologica che necessita però della definizione di un linguaggio comune. Sistemi di cura provenienti da culture ed epoche storiche diverse, sono affiancabili solo dopo un corretto lavoro di traduzione e trasposizione di significati, costituendo in tal modo un rapporto reciproco.
Per traduzione non si intende il superamento di una problematica solo linguistica, ma anche il confronto costruttivo di due modi di acquisire e impiegare la conoscenza. Spesso l’agopuntura, è praticata dallo stesso medico che impiega rimedi omeopatici e omotossicologici. L’obiettivo della Omotossipuntura non è solo quello di suggerire protocolli adatti all’esigenza di cura del paziente. Questo aspetto è risolto empiricamente già da molti medici.

La questione che si pone in questo testo, è la definizione di un metodo per tale affiancamento che permetta un confronto costruttivo tra modelli scientifici diversi. L’Analisi Causale della scienza occidentale e la Sintesi Induttiva della scienza cinese, possono essere integrate in un’unica conoscenza che adotta modelli diversi, per osservare un’unica realtà. Il vantaggio di una doppia angolazione nell’osservare lo stesso malato, è la completezza dell’osservazione e il maggiore controllo dell’affidabilità delle conclusioni. Due modelli di riferimento, oltre a suggerire sinergie, sono anche una doppia sicurezza nel verificare le conclusioni diagnostiche e le indicazioni terapeutiche.

L’Omotossipuntura non ha l’ambizione ad essere l’ennesima medicina alternativa, ma di costituire una modalità di lavoro congiunto, tra sistemi scientifici diversi. Non si tratta di stabilire il primato dell’Analisi Causale sulla Sintesi Induttiva o viceversa.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo11 pag. 295 medicina

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 295

medicina

In circostanze normali, si impiegano più rimedi omotossicologici e più agopunti. Questa è sicuramente la situazione più diffusa. La ricettazione di maggiore successo non è necessariamente però la più estesa è completa.
La riduzione del trattamento all’essenziale, per il malato, distingue l’omotossipuntore esperto da quello agli esordi.

Per ottenere Equilibrio di Fase, vale la pena impegnare molto tempo per comprendere cosa fare, poi successivamente, fare qualcosa di apparentemente semplice. I grandi maestri dell’arte del guarire, riuscivano con vari metodi di valutazione, ad applicare successivamente al malato, gesti semplici ma straordinariamente efficaci.

Il migliore trattamento di Omotossipuntura, è quello che con lo stimolo minimo
ottiene il massimo effetto. Si tratta di attivare i processi di regolazione del malato inducendo una vicariazione regressiva, dolce quanto inesorabile. Il Dott. Eugenio Candegabe, definiva questo metodo di procedere, lui in relazione alle valutazioni per individuare il Simillimum per i suoi pazienti, “Sindrome Minima di Valore Massimo”. Il medico ha uno strumentario a disposizione e deve valutare come applicarlo al minimo, per ottenere il massimo risultato.

Dietro gesti terapeutici semplici, c’è però sempre una cultura medica estesa, quanto la necessaria comprensione del malato, in tutte le sue espressioni. Solo dopo aver osservato la complessità delle forze in gioco, si può esprimere la cura con un gesto apparentemente semplice.
Dalla complessità delle osservazioni preliminari, l’omotossipuntore giunge dunque ad atti terapeutici semplici, rapidi ed efficaci. L’Omotossipuntura attiva i processi di regolazione dell’individuo trattato.

Una medicina protesa verso la regolazione, piuttosto che alla rimozione del sintomo, oltre a derivare da illustri modelli precedenti, è protesa senza dubbio verso il futuro. Infatti avanza sempre più, la richiesta anche dalla Medicina Convenzionale, di un modello di trattamento basato su processi di regolazione.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo11 pag. 294 stasi

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 294

stasi

Ogni dato raccolto, qualifica il malato e amplia la comprensione medico. Dunque al termine di un ampio processo diagnostico e anamnestico si trovano le risposte alle quattro domande sopra citate e solo con tali dati, si struttura un trattamento omotossipunturale proteso verso l’Equlibrio di Fase.

Criteri base per un trattamento in Omotossipuntura

1) rimedio omotossicologico sintomatico iniettato su agopunto significativo del Meridiano connesso all’OF esprimente il sintomo

2) rimedio omotossicologico per la tonificazione della Fase Evolutiva Terra iniettato su agopunto significativo di Meridiano Stomaco e/o Milza Pancreas

3) rimedio omotossicologico dell’OF accoppiata nella stessa Fase Evolutiva dell’OF esprimente il sintomo, iniettato sul Meridiano dell’OF accoppiata

4) rimedio omotossicologico dell’OF in Sequenza di Produzione e/o Inibizione rispetto all’OF esprimente il sintomo, iniettato su agopunti in Sequenza di Produzione e/o Inibizione del Meridiano dell’OF esprimente il sintomo

Questo modello è da intendere come indicativo. Nella pratica, non sono sempre necessari e opportuni tutti i rimedi e altrettanto i siti agopunturali indicati.
Spesso le appartenenze sono sovrapposte. Per esempio, nel caso di cistite citato, l’OF in Sequenza di Inibizione, rispetto a quella esprimente il sintomo, è OF Stomaco. Pertanto una categoria di rimedio e il corrispondente agopunto, può assolvere a due dei criteri indicati.

Altre volte l’accoppiato nella stessa Fase Evolutiva dell’OF esprimente il sintomo, è affetto da patologia. Pertanto non è opportuno impegnarlo nella tecnica di ripristino di Equilibrio di Fase. Un’OF che esprime patologia, è soggetta ad una stasi compensatoria nel fluire delle fasi sulla Tavola delle Omotossicosi. Non conviene stimolare un’OF in compensazione patologica, se è possibile agire diversamente.
In alcune circostanze, la ricettazione di un trattamento omotossipunturale è ridotta a un unico rimedio e a un unico agopunto. Si tratta di una ricettazione particolare che prevede l’attivazione di una risposta fortemente significativa.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 293 genealogia

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 293

genealogia

Per i medici maggiormente inclini alla diagnosi strumentale, la bioimpedenziometria su tutti gli agopunti Ting e Foramina putealia, offre la possibilità di inquadrare la condizione del paziente, tramite la lettura di un dato strumentale. Questa possibilità deve essere però riservata al medico già esperto di Omotossipuntura. Il medico deve essere esperto nell’osservare il paziente e nel leggere la sua storia clinica e personale ai sensi delle convenzione di valore.

La vita del malato che consulta il medico è una sequenza di eventi clinici con un senso preciso. Applicare le convenzioni di valore della MTC, quando sono conosciute con sicurezza è un processo maggiormente rapido di una indagine strumentale. In ogni caso la indagine della conduzione elettrica su agopunti significativi aggiunge un dato conoscitivo importante. Ma il dato strumentale sarà male impiegato in un contesto medico con scarsa comprensione della MTC.
Dunque la Bioimpedenziometria deve essere l’ultimo livello in un processo di apprendimento della Omotossipuntura.
La prima fase nell’approccio al malato, è caratterizza dallo studio dei dati provenienti dal suo passato. Si cerca sia nel passato clinico, sia nel passato storico, del paziente. Si osservano coincidenze e sequenze temporali. Questa osservazione riguarda i dati di laboratorio, ma anche le qualità espresse dal malato, fino allo studio dei Campi Emozionali.

La condizione attuale del malato, deve essere compresa in una sequenza di eventi clinici e storici caratterizzante il percorso, fino al momento della consultazione.
La malattia è in relazione all’OF esprimente il sintomo, ma il malato si trova collocato in una sequenza di eventi per la quale il sintomo attuale, è la migliore soluzione compensante che ha saputo produrre.
Dunque prima di agire, il medico è tenuto a comprendere. Il sintomo è la cosa migliore per l’Equilibrio di Fase, fino al momento di interferire terapeuticamente, alla ricerca di un equilibrio migliore.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 292 equilibrio di fase

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 292

Equilibrio di fase

Dal momento che tutte le orbite sono in un rapporto sequenziale preciso, si apre la possibilità di agire su quelle distanti dall’espressione sintomatologica, interferendo tramite i loro rapporti. Per l’ottimizzazione del metodo citato, è opportuno sottolineare che la scelta dell’OF sulla quale agire per Sequenza, non deve essere malata.                                                                                               Infatti attivando una funzione integra, distante dall’espressione sintomatologica, si hanno maggiori probabilità di ottenere Equilibrio di Fase. La distanza tra Orbita Funzionale esprimente il sintomo e quella impiegata per l’Equilibrio di Fase è definita dalla Teoria delle Sequenze.
In apparenza questa modalità di lavoro sembra complessa e complicata. Nella realtà per un operatore esperto, si tratta di brevi considerazioni e scelte significative. Anche la valutazione riguardo agli agopunti sui quali iniettare i rimedi omotossicologici, segue a i criteri idonei al ripristino di Equilibrio di Fase. Questo processo, attiva la vicariazione regressiva, in modo dolce ed efficace. (Figura 87)
Riassumendo la tecnica di ripristino di Equilibrio di Fase in Omotossipuntura, si tratta di organizzare la terapia su quattro livelli successivi. L’Omotossipuntura prevede dunque, un lavoro di valutazione preliminare, alla stimolazione tramite iniezione di rimedi omotossicologici su agopunti.

Questo lavoro preliminare si articola in quattro passaggi:

1) quale è lo stato dell’OF esprimente il sintomo;

2) quale è lo stato dell’OF Terra, ovvero OF Stomaco-Milza- Pancreas;

3) quale è lo stato dell’OF accoppiata a quella esprimente il sintomo;

4) quale è lo stato delle OF in Sequenza di Produzione o Inibizione.

Per quanto riguarda queste valutazioni, la decisione terapeutica è strettamente orientata alla Tavola delle Omotossicosi.

equilibrio

equilibrio

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 288, 289 e 290 papilloma

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo11 pag. 288, 289 e 290

papilloma

Se si vuole attivare anche una Sequenza di rimedio, si deve considerare un rimedio omotossicologico attivante la Sequenza di Inibizione. Infatti sulle fasi delle tavola, caratterizzate da una reattività esuberante, si interferisce con tale sequenza. Rimedi omotossicologici in Fase Evolutiva Terra, adempiono a questo compito regolativo rispetto alla Fase Evolutiva Acqua alla quale corrisponde la cistite. Si può valutare Nux vomica Homaccord, Momordica comp, Splen suis, Pancreas suis oppure Ventriculus Suis Injeel. Ma le possibilità non sono certamente limitate a questi esempi.

Una cistite cronica invece, è allocata sulla Tavola in fase di Impregnazione. Il paziente esprime a livello di OF Vescica Urinaria, una fase della sostanza fondamentale. Il rimedio per l’OF esprimente il sintomo, potrebbe essere sempre Cantharis comp, dal momento che tale rimedio è indicato anche per le infiammazioni croniche della vescica.

Se si vuole però impegnare anche una Sequenza rimedio, si devono considerare rimedi sia in Sequenza di Produzione che Inibizione. Infatti le lesioni che esprimono come fase di Deposito o Impregnazione, meritano una modulazione tramite uno stimolo congiunto in Sequenza di Inibizione e Produzione. I rimedi in Fase Evolutiva Terra già citati, possono essere impiegati per attivare l’Inibizione. Rimedi omotossicologici in Fase Evolutiva Metallo, invece attivano la Sequenza di Produzione su Vescica Urinaria: Phosphor Homaccord, Veratrum Homaccord, Euphorbium comp oppure Colon suis Injeel. (Figura 86)

Se la malattia espressa nell’OF Vescica urinaria, raggiunge una fase cellulare, come per esempio per un papilloma vescicale, allora si valuta di concentrare i rimedi solo in Sequenza di Produzione. In questo contesto ovviamente, non si vuole affatto sminuire la possibilità di una rimozione chirurgica della lesione. Ma una terapia con lo scopo di promuovere Equilibrio di Fase, è opportuna anche nei casi per i quali è indicata la soluzione chirurgica, soprattutto dopo l’intervento.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 287 cistite acuta

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 287

cistite acuta

La Sequenza di rimedi è un termine che richiede una definizione. Certamente si può valutare la sequenza temporale con la quale somministrare un rimedio, a seconda dell’appartenenza ad una Fase Evolutiva. Questo principio è applicato nel TOR. Ma in questo caso, la Sequenza è riferita alla qualificazione secondo convenzioni di valore del rimedio omotossicologico.

Ogni rimedio appartiene ad una Fase Evolutiva, delineata attraverso la lettura delle componenti, dei rapporti tra le masse-rimedio e le diluizioni con le quali è composto. Per influire sull’Orbita Funzionale esprimente il sintomo, si somministra un rimedio relativo all’Orbita Funzionale che la precede con contingenza di fase, se si desidera attivare la Sequenza di Produzione. Altresì, si somministra un rimedio relativo all’Orbita Funzionale che precede con salto di fase, se si desidera attivare la Sequenza di Inibizione.

Le Sequenze del rimedio in Produzione sono: rimedi in Fase Evolutiva Acqua per le OF Vescica biliare e Fegato, rimedi in Fase Evolutiva Legno per le OF  Triplice Riscaldatore, Pericardio, Intestino Tenue e Cuore, rimedi in Fase Evolutiva Fuoco per le OF Milza-Pancreas e Stomaco, rimedi in Fase Evolutiva Terra per le OF Intestino Crasso e Polmone e infine rimedi in  Fase Evolutiva Metallo per le OF Vescica Urinaria e Rene.

 

Le Sequenze di rimedio in Inibizione sono: rimedi in Fase Evolutiva Metallo, per le OF Vescica biliare e Fegato, rimedi in Fase Evolutiva Acqua, per le OF  Triplice Riscaldatore, Pericardio, Intestino Tenue e Cuore, rimedi in Fase Evolutiva Legno, per le OF Milza-Pancreas e Stomaco, rimedi in Fase Evolutiva Fuoco, per le OF Intestino Crasso e Polmone e infine rimedi in  Fase Evolutiva Terra, per le OF Vescica Urinaria e Rene.

Due esempi in merito alle sequenze di rimedio elaborate sulla Tavola delle Omotossicosi:

Una cistite acuta, è allocata sulla tavola in fase di Infiammazione.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 286 febbre elevata

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 286

febbre elevata

In caso di malattia in fase umorale, il paziente ha una iperreattività e produce malattie infiammatorie acute con febbre elevata, come ad esempio nel bambino o nell’adolescente. In questo caso è opportuno usare la Sequenza di Inibizione. In caso di malattie cellulari, il paziente mostra una reattività biologica modesta e produce malattie degenerative e neoplastiche. Spesso si tratta di un paziente più anziano, in tali circostanze è significativa terapeuticamente la Sequenza di Produzione. Nelle malattie che si esprimono con un lesione relativa alle fasi della matrice, ovvero Impregnazione e Deposito, si sceglie di modulare lo stimolo sommando rimedi e agopunti della Sequenza di Inibizione e Produzione insieme.

febbre elevata

febbre elevata

La Tavola delle Omotossicosi definisce la Sequenza terapeuticamente opportuna

  • Fasi Umorali : Sequenza di Inibizione
  • Fasi Cellulari: Sequenza di Produzione
  • Fasi delle Matrice:  Sequenza di Produzione e Inibizione

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 285 tonificazione

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 285

tonificazione

tonificazione

tonificazione

Il trattamento dell’Orbita Funzionale esprimente il sintomo, è secondario al trattamento di un’Orbita Funzionale sana, ma significativa per quella esprimente il sintomo.

Il quarto e ultimo criterio prescrittivo per contribuire a Equilibrio di Fase, è quello di applicare la Tavola delle Omotossicosi per stabilire in quale sequenza è opportuno agire terapeuticamente.

Un agopuntore decide in base ai criteri di diagnostica tradizionale, se tonificare o disperdere un agopunto. In caso di dispersione applica la Sequenza di Inibizione, mentre in caso di tonificazione, applica la Sequenza di Produzione. Per L’Omotossipuntura, si evince la necessità di derivare dalla lettura congiunta, della Tavola delle Omotossicosi, rimedi, agopunti e in quale sequenza applicare entrambi. La Tavola ha la caratteristica di essere coerente alla convenzione di valore della MTC. Pertanto i sistemi organici corrispondono alle 12 Orbite Funzionali e le fasi di malattia, a cinque stadi coerenti con le 5 Fasi Evolutive.… Leggi tutto...

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo11 pag. 284 cistite cronica

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 11 pag. 284

cistite cronica

Le 12 Orbite Funzionali sono dunque in relazione con la Tavola delle Omotossicosi, mentre la Teoria delle Sequenze è in relazione con la Vicariazione.

I linguaggi di Omotossicologia e MTC sono diversi per cultura, epoca storica e soprattutto per la modalità di acquisizione della conoscenza. Osservare il malato da entrambe le angolazioni, è un arricchimento per il medico e per la sua capacità di intervento. La malattia è intesa secondo entrambe le medicine, come una conseguenza di un blocco nel fluire di fasi fisiologiche. Secondo l’Omotossicologia un carico eccessivo di omotossine, esprime compensazione in una lesione tissulare specifica. Secondo la MTC, una Prevalenza di Fase o Ipovalenza di Fase nelle 12 Orbite Funzionali, altera l’equilibrata relazione tra le fasi stesse. Dunque per entrambi i sistemi di riferimento, in caso di malattia, il malato presenta un “troppo” di qualcosa che ad altre dosi è sicuramente fisiologico.

Un terzo criterio prescrittivo per la scelta di una Orbita Funzionale significativa per l’Equilibrio di Fase, è quello di stimolare l’Orbita Funzionale accoppiata nella stessa Fase Evolutiva. Questo criterio è denominato Regolazione Intrafasica. Le coppie di Orbite Funzionali sono: Fegato-Vescica Biliare, Cuore-Intestino Tenue, Pericardio-Triplice Riscaldatore, Milza Pancreas-Stomaco, Polmone-Intestino Crasso e Rene-Vescica Urinaria.
Nel caso di patologia su una delle 12 Orbite, la Regolazione Intrafasica consente di agire sull’Orbita Funzionale accoppiata. Il motivo di questa strategia, è di compensare su un’Orbita Funzionale sana, le difficoltà dell’Orbita Funzionale esprimente il sintomo. In agopuntura, questo principio terapeutico avviene per esempio tramite l’azione sui meridiani Lo trasversali, piccole ramificazione secondarie che attivano la compensazione tra Orbita attiva e struttiva all’interno della stessa Fase Evolutiva. In Omotossipuntura, questo principio terapeutico si realizza anche tramite la scelta di un rimedio omotossicologico, per l’Orbita Funzionale accoppiata con quella esprimente il sintomo.
Ad esempio, in caso di cistite cronica, oltre a Cantharis comp per l’Orbita Funzionale esprimente il sintomo, può essere opportuno inserire Cerebrum Suis Injeel forte in quanto l’OF Rene è accoppiata con la OF Vescica Urinaria.… Leggi tutto...