Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11 pag. 279 ago
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Si osserva una contrazione che ostacola il movimento precedentemente libero, dell’ago. Al tentativo di ritrarre l’ago, il sito di infissione tende a seguire l’ago elevandosi. La Obtentio Ch’i è la premessa per l’esito del trattamento. Infatti è necessario che il paziente riconosca e reagisca allo stimolo. Sul piano fisico, questa condizione corrisponde allo scatenamento di una reazione riflessa corrispondente alla liberazione di mediatori infiammatori. La situazione elettrica dell’agopunto viene alterata. Durante l’Omotossipuntura, sull’agopunto è presente l’ago iniettivo in metallo e il rimedio; entrambi sono buoni conduttori. Inoltre la reazione infiammatoria, secondaria alla manipolazione, crea l’arrivo di acqua ed elettroliti, dunque ulteriore incremento di conduzione elettrica.
Pertanto la Obtentio Ch’i, è fondamentale e si realizza tramite contenuti movimenti oscillatori, da parte dell’operatore sulla siringa. Nell’Omotossipuntura iniettiva, possono essere impiegati svariati tipi di ago a seconda della tipologia dell’agopunto e la massa di rimedio omotossicologico da impiegare sull’agopunto stesso.
Gli aghi G27 o G30 da 20 mm e una siringa da 5-10 cc sono generalmente idonei al trattamento. L’agopunto viene trattato in due modalità. Si pratica un ponfo intradermo sulla superficie e si inietta in profondità emulando la modalità di infissione dell’ago di agopuntura.
Si infiltra pochissimo rimedio, sia perché è sufficiente una piccola massa del rimedio attivo, sia per non traumatizzare eccessivamente l’agopunto. Si procede secondo una sequenza preordinata su gli altri agopunti.
Come per l’agopuntura classica, anche per l’Omotossipuntura, alcuni parametri sono implicati nella riuscita della manovra terapeutica.
I più rilevanti sono i seguenti:
1) direzione dell’ago in relazione alla direzione del Meridiano
2) la sequenza di stimolazione degli agopunti trattati
3) la rotazione in senso orario o antiorario dell’ago insieme alla siringa
4) la durata della manovra
5) la messa a terra dell’ago iniettivo
Una tecnica corretta, si avvantaggia della consapevolezza dell’operatore sulle notevoli variabili fisiche ed elettriche implicate nella scelta di come manipolare l’agopunto.… Leggi tutto...