Naledi: una altra ipotesi sull’origine umana
La recente scoperta in Sudafrica di un antenato umano denominato Homo Naledi apre ad una necessaria revisione delle conoscenze sulla evoluzione umana. Due studi, pubblicati sulla rivista eLife, descrivono l’ominide e il luogo di ritrovamento, ma non è ancora certa invece la datazione dei reperti. Si tratta di antenati molto simili all’uomo moderno, ma con un cervello decisamente più piccolo. La mano e soprattutto il polso e il palmo dell’Homo Naledi appaiono moderni. Anche il piede somiglia a quello dell’Homo Sapiens. Si presuppone che l’Homo Naledi pesasse 40-55 kg e non arrivasse a 1,5 metri di altezza e che avesse la capacità della stazione eretta. Il cranio nonostante un volume piccolo è strutturalmente simile a quelli dell’ Homo sapiens per l’arretramento del morso. Queste caratteristiche osservate contrastano con tutte le precedenti ipotesi sulla linea evolutiva umana.