DMDM Hydantoin – Difendersi dai prodotti chimici

DMDM Hydantoin – Prodotti chimici

dmdm

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DMDM Hydantoin è infatti impiegata come conservante in tantissimi prodotti cosmetici come shampoo, balsami, lozioni e creme. Di fatto è classificata come cessore di formaldeide. La attività di conservante del DMDM Hydantoin è espletata proprio dal fatto di rilasciare nel tempo formaldeide garantendo la durata nel tempo del prodotto cosmetico. La problematica  evidenziata da formulatori più attenti è proprio legata a questa cessione di formaldeide in quanto cancerogena. DMDM Hydantoin (Dimetilol idantoina dimetil) è una molecola organica che appartiene alla classe delle idantoine. E’ solubile in acqua, abbastanza stabile e compatibile con molti composti impiegati nelle formulazioni cosmetiche. E’ un antimicrobico soprattutto attivo principalmente nei confronti dei batteri  appunto come cessore di formaldeide. La formaldeide oltre che rilasciata dal DMDM Hydantoin è presente nelle produzioni di manufatti, rivestimenti e schiume isolanti, rendendola di fatto uno dei più diffusi inquinanti di interni.  La cancerogenicità è stata accertata inquanto interferente con i legami tra DNA e proteine. … Leggi tutto...

Imidazolidinyl urea – Difendersi dalla chimica

Imidazolidinyl urea – Difendersi dalla chimica

imidazolidinyl

imidazolidinyl

L’ imidazolidinyl urea è uno dei conservanti più utilizzati, ma altrettanto discusso come cancerogeno. Durante la sua azione conservante, rilascia formaldeide ai prodotti che la contengono. Imidazolidinyl urea è una sostanza di sintesi derivante da allantoina e formaldeide, è idrosolubile e agisce su muffe, lieviti, batteri. L’ imidazolidinyl urea è efficiente anche a piccole concentrazioni e viene impiegata soprattutto nelle formulazioni cosmetiche liquide come i detergenti  causando sensibilizzazioni, dermatiti e allergie cutanee soprattutto nelle pelli sensibili. L’ industria chimica per contenere il danno cerca di  usare imidazolidinyl urea nelle formulazioni a risciacquo in modo che il prodotto detergente non permanga a lungo sull’epidermide. L’ imidazolidinyl urea è da tempo considerata cancerogena proprio per la sua liberazione di formaldeide. La legge italiana del 1986  che regola la produzione e la commercializzazione  dei prodotti cosmetici consente l’uso di imidazolidinyl urea come conservante ad una concentrazione massima dello 0,2% nei prodotti cosmetici e dello 0,1% nei prodotti per l’igiene orale; vietata nei prodotti topici per aerosol. Questi venivano considerati limiti sicuri di utilizzo (non al 100%) per quanto riguarda il rilascio di formaldeide che è indiscutibile.  … Leggi tutto...

Sodium Lauryl Sulfate- Difendersi dai prodotti chimici

Sodium Lauryl Sulfate

sodium lauryl sulfate

sodium lauryl sulfate

Sodium Lauryl Sulfate è un tensioattivo ampiamente utilizzato nella produzione di dentifrici, shampoo, schiuma da barba e  altri prodotti di uso comune  per ottenere un effetto schiumogeno. La terapia, la cosmesi, l’igiene, la produzione del cibo e l’ambiente sono letteralmente invasi da prodotti chimici. La massiccia presenza di questi prodotti chimici è  connessa a effetti collaterali  e danni da conoscere per poter attuare strategie tese a ridurre il loro impatto sulla salute. Il Sodium Lauryl Sulfate è utilizzato per Il potere schiumogeno, apprezzato dal consumatore per una presunta maggiore efficacia del prodotto, ma irritante e  aggressivo sulla pelle e sulle mucose. L’aggressività del Sodium Lauryl Sulfate si può ridurre con una buona formulazione, impiegando elementi che bilanciano l’azione di questo tensioattivo e riservandone l’impiego ad un uso limitato.  Sodium Lauryl Sulfate  esprime però problemi ben maggiori  per una sua presunta tossicità sull’uomo e sull’ambiente. Alcune ricerche identificano Sodium Lauryl Sulfate come una sostanza in grado din interagire con il DNA. Studi su animali evidenziano la capacità a carico del Sodium Lauryl Sulfate di inibire la sintesi del DNA nonché di possedere un’attività mutagena e teratogena. Questi effetti si sono osservati con la sostanza pura, mentri i prodotti in commercio sono diluiti e  contengono percentuali di Sodium Lauryl Sulfate al di sotto del 20%. … Leggi tutto...

EDTA – Difendersi dai prodotti chimici

EDTA – Difendersi dai prodotti chimici

edta

edta

L’ EDTA non è direttamente dannoso per l’uomo, ma lo è per la vita marina della quale l’uomo si ciba e di conseguenza causa danni alla salute tramite la catena alimentare. Si tratta di una molecola scarsamente biodegradabile utilizzata in numerosi contesti industriali. A  seguito dello scarico in mare raggiunge i fondali marini dove smobilita i metalli pesanti  come mercurio, piombo o arsenico, rendendoli disponibili per i pesci che costituiscono un importante fonte calorica per l’essere umano. Di conseguenza l’inevitabile avvelenamento di tutta la catena alimentare in quanto i pesci accumulano i metalli nei loro tessuti, soprattutto nel caso di pesci carnivori e longevi tipo il  tonno.  L’ EDTA  è un composto in grado di legare ioni metallici inglobandoli nella sua struttura attraverso un legame molto stabile. Dunque la sua attività primaria è quella di chelante.Questa sua proprietà è sfruttata in molti ambiti: nei processi industriali, in prodotti cosmetici come i detergenti, nei detersivi e negli alimenti; l’ EDTA  viene utilizzato come additivo per la prevenzione di processi di ossidazione catalizzati dai metalli.… Leggi tutto...

Formalina – Difendersi dalla chimica con la conoscenza

Formalina – Difendersi dalla chimica con la conoscenza

formalina

formalina

La formalina nota anche con il nome chimico di  formaldeide, ha un impatto rilevante sulla salute umana necessariamente da considerare per conservarla.  La massiccia presenza di prodotti chimici nel quotidiano delle persone è connessa a effetti collaterali necessariamente da conoscere, per poter attuare strategie tese a ridurre il loro impatto sulla salute.  La formalina è un potente battericida, infatti sotto forma di soluzioni acquose trova impiego come disinfettante per uso domestico e nella produzione di tessuti a livello industriale come battericida. Soluzioni di formalina vengono anche utilizzate per conservare campioni di materiale biologico. Trova impiego anche nelle tecniche di imbalsamazione. Utilizzata in soluzione acquosa  per la produzione di vaccini o per produrre anatossine a partire da tossine batteriche, per produrre vaccini basati su microrganismi inattivati. Per la maggior parte la formalina è destinata alla produzione di polimeri e altri composti chimici.… Leggi tutto...

Formaldeide – Difendersi dalla chimica con la conoscenza

Formaldeide – Difendersi dalla chimica con la conoscenza

formaldeide

formaldeide

La formaldeide commercialmente nota con il nome di formalina, ha un impatto rilevante sulla salute umana necessariamente da considerare per conservarla.  La massiccia presenza di prodotti chimici nel quotidiano delle persone è connessa a effetti collaterali necessariamente da conoscere, per poter attuare strategie tese a ridurre il loro impatto sulla salute.  La formaldeide è un potente battericida, infatti sotto forma di soluzioni acquose trova impiego come disinfettante per uso domestico e nella produzione di tessuti a livello industriale come battericida. Soluzioni di aldeide formica vengono anche utilizzate per conservare campioni di materiale biologico. Trova impiego anche nelle tecniche di imbalsamazione. Utilizzata in soluzione acquosa (formalina) per la produzione di vaccini o per produrre anatossine a partire da tossine batteriche, per produrre vaccini basati su microrganismi inattivati. Per la maggior parte la produzione di formaldeide è destinata alla produzione di polimeri e altri composti chimici.… Leggi tutto...

Glifosato e salute pubblica

Glifosato e salute pubblica

glifosato

glifosato

Il glifosato è un erbicida ampiamente utilizzato e a largo spettro d’azione, con il quale si pregiudica la salute della povera gente da anni in barba a qualsiasi buonsenso. Il glifosato è stato sintetizzato per la prima volta nel 1950 dal  terribile chimico svizzero Henri Martin, ma è stato commercializzato come diserbante  nel 1974 dalla Monsanto, un colosso con enormi responsabilità su ciò che accade sul pianeta terra. Come in un copione che si ripete, anche  il glifosato è stato a lungo considerato innoquo. L’onere della prova di tossicità spetta infatti in una logica inversa a chi ammala e non a chi malattia determina. Una volta dimostrata la tossicità le aziende produttrici cambiano tossico e il gioco inizia da capo. Pertanto dopo aver disperso il glifosato sulla maggior parte delle superfici coltivabili, solo ultimamente si discute sull’impatto che ciò ha relativamente alla salute. Una volta finito di impegnare l’ambiente, si osserva come il glifosato crei inquinamento ambientale, riduca la biodiversità, modifichi il DNA, arrivi negli alimenti e negli organismi. Per la IARC International  for Research on Cancer “potrebbe” essere causa di tumori. … Leggi tutto...

Aspartame: perchè conviene fuggire

Aspartame: perchè conviene fuggire

aspartame

aspartame

L’aspartame è un edulcorante chimico oggetto di numerose controversie inquanto lo si  considera connesso a malattie anche gravi.  Come  si evince dalla storia di molte altre sostanze sospette, quando insorgono perplessità nel inserire una molecola chimica tra gli alimenti, piovono studi che sostengono l’esatto contrario. Le organizzazioni sovranazionali usano questi studi che screditano le perplessità,  per convalidare l’uso alimentare o farmacologico di una sostanza sospetta. Gli studi a favore di un uso indiscriminato del dolcificante chimico, dimostrerebbero l’ assenza un rapporto causa-effetto tra  aspartame e malattie. Nonostante il persistere di polemiche e perplessità l’aspartame è stato approvato dalla FDA per l’uso nelle bevande gassate o meno e nei prodotti alimentari confezionati dall’industria.   A ruota degli enormi interessi commerciali connessi all’aspartame anche la commissione europea per l’alimentazione ha provveduto a dichiarare l’aspartame come sicuro. … Leggi tutto...

Carbomer – Difendersi dalla chimica

Carbomer – Difendersi dalla chimica

carbomer

carbomer

Il Carbomer funge da gelificante e  da stabilizzatore nelle emulsioni; facile da trovare nelle creme, creme-gel, gel per capelli e in tanti prodotti cosmetici in gel. Con il Carbomer si possono realizzare emulsioni molto leggere senza bisogno di emulsionanti. Studi clinici hanno dimostrato che questi polimeri hanno un basso potenziale di irritazione e sensibilizzazione cutanea, tuttavia essendo derivati del petrolio, totalmente non biodegradabili, permangono nell’ambiente, inevitabilmente entrano nella catena alimentare e quindi nei nostri cibi. Il Carbomer, (carbossivinilpolimero o carbossipolimetilene) è un polimero sintetico ad alto peso molecolare derivante dall’acido acrilico. Con il Carbomer si possono ottenere geli di diversa viscosità in quanto assorbe acqua nel suo reticolo in funzione del pH (il suo è acido) e della base organica neutralizzante impiegata per la sua miscelazione. Per ottenere un buon prodotto finale si utilizza un Carbomer solubilizzato con un pH che varia tra 5 e 12. … Leggi tutto...

Laurilsolfato di sodio – come difendersi dai prodotti chimici

Laurilsolfato di sodio – come difendersi dai prodotti chimici

laurilsolfato

laurilsolfato

Il Laurilsolfato di sodio è un tensioattivo ampiamente utilizzato nella produzione di dentifrici, shampoo, schiuma da barba e  altri prodotti di uso comune  per ottenere un effetto schiumogeno. La terapia, la cosmesi, l’igiene, la produzione del cibo e l’ambiente sono letteralmente invasi da prodotti chimici. La massiccia presenza di questi prodotti chimici è  connessa a effetti collaterali  e danni da conoscere per poter attuare strategie tese a ridurre il loro impatto sulla salute. Il Laurilsolfato di sodio è utilizzato per Il potere schiumogeno, apprezzato dal consumatore per una presunta maggiore efficacia del prodotto, ma irritante e  aggressivo sulla pelle e sulle mucose. L’aggressività del Laurilsolfato di sodio si può ridurre con una buona formulazione, impiegando elementi che bilanciano l’azione di questo tensioattivo e riservandone l’impiego ad un uso limitato.  Laurilsolfato di sodio  esprime però problemi ben maggiori  per una sua presunta tossicità sull’uomo e sull’ambiente. Alcune ricerche identificano Laurilsolfato di sodio come una sostanza in grado din interagire con il DNA. Studi su animali evidenziano la capacità a carico del Laurilsolfato di sodio di inibire la sintesi del DNA nonché di possedere un’attività mutagena e teratogena. Questi effetti si sono osservati con la sostanza pura, mentri i prodotti in commercio sono diluiti e  contengono percentuali di Laurilsolfato di sodio al di sotto del 20%. … Leggi tutto...