Honeysuckle – Fiori di Bach a Roma

Honeysuckle – Fiori di Bach a Roma

Honeysuckle

Honeysuckle

I Fiori di Bach sono privi di controindicazioni significative, ma possono e talvolta devono essere associati ad altre forme di terapia, condizione che richiede specifiche conoscenze. Nella medicina naturale si adottano  associazioni con rimedi di omeopatia e sopratutto i Fiori di Bach sono  posti in relazione  con i punti di agopuntura per la somministrazione percutanea. In medicina convenzionale i Fiori di Bach sono associati ai farmaci, quando necessario per la salute del paziente.

Note su Honeysuckle:

Honeysuckle  è un arbusto rampicante molto forte, cresce ai margini dei boschi e nella brughiera. Quando un ramo tocca il suolo, sviluppa le radici e fa nascere una nuova pianta. Honeysuckle riesce a far sì che le nuove piante rimangano attaccate alla piante madre, cioè al passato.  Honeysuckle non ama i cambiamenti perchè se trapiantata, deve smettere di nutrirsi dalla pianta madre e valersi dalle proprie forze. In fitoterapia con le foglie fresche si preparano decotti per impacchi e gargarismi. I fiori si usano per tisane diuretiche, disintossicanti e astringenti, il succo dei frutti invece è un lassativo.

Proprieta emozionali di Honeysuckle:

Secondo Edward Bach Honeysuckle è indicato nelle seguenti circostanze: “Per coloro che vivono nel passato, probabilmente un periodo più felice, o vivono nel ricordo di un amico perduto, o di ambizioni mai realizzate. Non si aspettano di provare in futuro una felicità come quella che hanno già provato”. ”È il rimedio per togliere dalla mente i rimpianti e dispiaceri del passato, per neutralizzare tutte le influenze, le voglie e i desideri di ciò che è passato, riportandoci al presente”.

Simbologia di Honeysukle:

Honeysukle è uno dei Fiori di Bach, metodo che oltre alle applicazioni in terapia è interessante per la simbologia sottostante. Honeysukle esprime un organotropismo  maggiore coerente con il campo emozionale ipertristezza. Le malattie organiche più frequentemente trattate con il  rimedio sono infatti : bronchite acuta, tosse convulsa o secca, asma, influenza, tonsillite, laringite con raucedine, afonia e  infezioni cutanee. Honeysukle esprime anche un organotropismo minore  coerente con ipocollera e le malattie organiche trattate sono pertanto: epatite, ittero, congiuntivite, artrite.

Honeysukle  è un arbusto rampicante molto forte, cresce ai margini dei boschi e nella brughiera. Quando un ramo tocca il suolo, sviluppa le radici e fa nascere una nuova pianta. Dunque riesce a far sì che le nuove piante rimangano attaccate alla piante madre, cioè al passato. Honeysukle non ama i  cambiamenti perchè se trapiantata, deve smettere di nutrirsi dalla pianta madre e valersi dalle proprie forze.

I greci chiamavano Honeysukle Peryclimenon da pericleio:  circondo, chiudo da ogni parte. L’infanzia e il passato hanno proprio questa caratteristica. Al contrario con l’adolescnza e l’ingresso nell’etaà adulta l’individuo procede fuori della protezione genitoriale. Questo percorso  da adulto nel mondo, conduce al suo apice ai mondi più lontani. L’uso sistemico dell’essenza è previsto per scopo spirituale di favorire la comunione con i mondi superiori, attenuando lo scetticismo religioso. Il rimedio è  denominato caprifoglio per la sua capacità ad arrampicarsi anche in ambienti impervi, come le capre che si inerpicano sui pendii delle montagne. Arrampicarsi sulle montagne è una simbolicamente un percorso verso vette spirituali. Honeysukle  è denominato anche “madreselva”, da “madre” in senso figurato.  Il nome “madreselva” si trova citato per la prima volta nell’opera dedicata ai rimedi fitoterapeutici del medico romano Scribonio Largo.  La madre in relazione a Honeysukle è da intendere come genitore, antenato, passato e origine. Il riferimento al quadro espresso dal rimedio è evidente.

Campi emozionali  di Honeysuckle:

I Fiori di Bach possono essere descritti anche come una tripletta di campi emozionali in una sequenza coerente. Questa modalità prescrittiva aiuta a comprendere le orbite funzionali che possono esprimere la componente più somatica della sofferenza. Il rimedio Honeysuckle è indicato nella sequenza di campi emozionali:

  • ipertristezza
  • ipocollera
  • ipogioia

Orbite funzionali coerenti con Honeysuckle:

Il Fiori di Bach possono essere descritti anche attraverso attraverso i campi emozionali stabilendo un rapporto con le orbite funzionali e pertanto con i tessuti loro corrispondenti. Honeysuckle quando coincide il quadro emozionale è indicato nelle malattie che coinvolgono i tessuti delle seguenti orbite:

  • Orbite funzionali Polmone, Intestino crasso
  • Orbite funzionali Fegato, Vescica biliare
  • Orbite funzionali Cuore, Pericardio, Int. tenue, Triplice Riscaldatore

Ogni orbita funzionale caratterizza un insieme di organotropismi.  Il rimedio Honeysuckle, è indicato per quei pazienti, che esprimono in sofferenza prevalentemente organica coerente con il quadro emozionale del rimedio.

Sequenza per Honeysuckle:

Nella descrizione di Honeysuckle tramite i campi emozionali si ricorre ad una sequenza di tre campi. La successione temporale di questi tre campi racconta in modo sintetico la storia del malato e codifica come sequenza l’impegno  di tessuti biologici nella sua espressione. La relazione  stringente tra campi emozionali e orbite funzionali permette di codificare i tessuti a rischio in ogni momento espressivo di sofferenza che caratterizza la storia di un individuo. La sequenza di campi che caratterizza Honeysuckle è:

 IPERTRISTEZZA-IPOCOLLERA-IPOGIOIA

Honeysuckle

 

Nel singolo paziente sensibile per Honeysuckle prevale l’espressione di uno dei campi indicati caratterizzando in tal modo il momento evolutivo che attraversa e i tessuti biologici che implica nelle componenti somatiche della sofferenza. La sequenza dei campi emozionali indicati coincide con una sequenza fisica coerente con le Orbite funzionali di Medicina Tradizionale Cinese MTC:

1) POLMONE- FEGATO-CUORE-PERICARDIO

2)INT.CRASSO-VESC.BILIARE- INT.TENUE-TRIPLICE RISCALDATORE

3) Ibridazioni della prima e seconda sequenza

Ogni Orbita funzionale caratterizza un insieme di organotropismi eo di tropismo funzionali.  Il rimedio Honeysuckle, è indicato per quei pazienti, che esprimono in sofferenza prevalentemente organica secondo la sequenza indicata applicando una coerenza  tra il quadro emozionale del rimedio e l’ anamnesi medica presentata dal singolo paziente.

Punti di agopuntura per Honeysuckle:

I Fiori di Bach possono essere massaggiati su punti di agopuntura secondo una particolare tecnica aumentando il loro effetto. L’applicazione percutanea migliora la risposta della terapia. La sinergia Fiori di Bach e punti di agopuntura  permette di accentuare la performance del trattamento. Honeysuckle considerando la sofferenza particolare espressa dal singolo paziente può essere posto in relazione al o ai seguenti punti di agopuntura:

  • V42
  • V47
  • V44

Diagnosi e indicazioni per Honeysuckle:

I Fiori di Bach non sono prescritti attraverso  le diagnosi cliniche di medicina convenzionale, ma attraverso la sofferenza emozionale espressa dal paziente secondo il principio della similitudine. Prescrivere Honeysuckle  per una diagnosi medica convenzionale è pertanto contrario al  metodo, oltre che scarsamente efficace.

Applicare ai Fiori di Bach la parola dosaggio non è corretto, perche si tratta di preparazioni destinate  a produrre una reazione come risposta a stimolo. Per implementare l’effetto dei Fiori Bach pertanto lo stimolo può essere ripetuto con diverse frequenze nel tempo senza modificare di fatto la dose. La conoscenza  corretta  dei Fiori di Bach  e delle basi metodologiche sono la premessa per l’uso dei rimedi da parte del medico. La presente descrizione non costituisce infatti un supporto all’autosomministrazione, ma consente una maggiore consapevolezza del lavoro svolto dai rimedi.  Pertanto  è consigliabile che a prescrivere i Fiori di Bach sia un medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’omeopatia e l’agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i Fiori di Bach non si contrappone alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia a Roma

  • Omeopatia e Fiori di Bach