Glicole polietilenico – Difendersi dai prodotti chimici

Glicole polietilenico – Difendersi dai prodotti chimici

glicole polietilenico

glicole polietilenico

Il glicole polietilenico è una sostanza prodotta in laboratorio che può avere diverse varianti, denominate in base alla lunghezza delle molecole che lo compongono.  Conoscere i prodotti chimici è necessario a leggere le etichette, consentendo al conusmatore di valutare il proprio rischio biologico e scegliere cosa comprare consapevolmente. Il glicole polietilenico può essere preparato in forma liquida o solida e dunque impiegato in diversi campi del benessere e salute. In medicina viene denominato Macrogol e viene impiegato per la preparazione di gel ad uso diagnostico per le preparazioni intestinali come la colonscopia o sempre assunto per via orale a mediare la problematica della stipsi. In campo farmaceutico viene impiegato nella preparazione di unguenti a cui conferisce stabilità o rendere le emulsioni più viscose. Viene impiegato anche nelle forme farmaceutiche parentali  e oftalmiche e nella composizione del film di rivestimento delle compresse. Sotto stretto controllo medico può essere impiegato come antidoto all’ingestione di sostanze tossiche, legandosi ad esse e favorendo lo svuotamento intestinale accelerando l’evacuazione, si accorciano così i tempi di permanenza nell’intestino delle sostanze tossiche e ne contrasta il loro assorbimento. Il glicole polietilenico è considerato nelle direttive CEE ad utilizzo sicuro.

In cosmetica trova impiego in moltissime formulazioni come umettante, mantengono il giusto grado di umidità del prodotto prevenendo l’essiccamento della superficie o possono vantare anche una lieve attività antimicrobica, quindi aiutare la conservazione del prodotto stesso. Inoltre il glicole polietilenico viene impiegato per ottenere dei tensioattivi non ionici per produrre insieme ad alte sostanze l’effetto schiumogeno in un prodotto detergente. Utilizzato nelle formulazioni cosmetiche come emulsionante consente di mescolare acqua e olio rendendo il formulato stabile. Il problema fondamentale del glicole polietilenico in una formulazione cosmetica è che questa sostanza aumenta la sensibilità di assorbimento da parte della pelle, quindi se nella formulazione sono presenti altre sostanze dannose o potenzialmente tossiche, la pelle le assorbirà maggiormente.

Sulla etichetta sono diversi i sinonimi a indicare la stessa cosa come ad esempio: PEG, PEG con diversi numeri a seguire, trideceth-9,PEG-40 hydrogenated castro oil. e glicole polietelineico.  L’uso dei sinonimi e di  varianti chimiche disorienta il consumatore e non gli consente una facile difesa. Il marketing  tende pertanto a promuovere le varianti chimiche  e le molte denominazioni di una stessa sostanza. Spesso troviamo in un’etichetta il glicole polietilenico in una variante indicata come PEG-40 hydrogenated castro oil. Durante il processo di lavorazione  di questa variante si possono creare dei residui tossici come il diossido di etilene, un cancerogeno. E’ bene dunque leggere l’etichetta e affidarsi, se non possibile diversamente ad un numero di PEG più basso possibile. Spesso in etichetta il glicole polietilenico appare anche con il nome di di Trideceth-9. Resta comunque un derivato di sintesi del petrolio e inquinante dell’ambiente.

La terapia, la cosmesi, l’igiene, la produzione del cibo e l’ambiente sono letteralmente invasi da prodotti chimici. La massiccia presenza di questi prodotti chimici è connessa a effetti collaterali e danni da conoscere per poter attuare strategie tese a ridurre il loro impatto sulla salute. Conoscere i prodotti chimici consente ai consumatori di minimizzare quando e se possibile il loro impatto sulla salute e sul benessere della persona e dell’ambiente. La qualità di vita dipende ogni giorno di più dalla capacità culturale del singolo soggetto per riconoscere in che modo egli è esposto alla chimica, soprattutto quella dannosa, consentendogli un minimo di autodifesa. Gli alimenti, le terapie, i prodotti per l’igiene e i cosmetici possono essere scelti dal consumatore o paziente con l’obiettivo primario di ridurre carichi impropri dannosi alla salute e di vivere in una corretta relazione con gli altri.