Borotalco e rischio cancro
Una corte del Missouri ha condannato la Johnson & Johnson nota azienda chimica a pagare un risarcimento ingente alla famiglia di una donna morta di cancro alle ovaie a causa dell’ uso di borotalco. Si tratta del primo verdetto in Usa che sancisce il legame tra cancro e borotalco, ma oltre 1.200 cause sono ancora pendenti e numero enorme potrebbero aggiungersene dato che l’uso del borotalco Johnson & Johnson è purtroppo abbastanza diffuso. Nella sentenza del Missouri una donna è morta di cancro dopo avere usato per 35 anni appunto il borotalco. I giudici hanno ritenuto che la Johnson & Johnson sapesse dei rischi di cancro legati al prodotto e ha omesso di informare i consumatori, come sarebbe emerso anche da alcuni memo interni dell’azienda presentati al processo.
La Johnson & Johnson è stata ritenuta responsabile di frode, negligenza e congiura. Da anni si sospetta che l’uso del talco in polvere, soprattutto sui genitali, possa aumentare il rischio di cancro alle ovaie. La International Agency for Research on Cancer classifica il borotalco usato come «possibile carcinogeno». Purtroppo i prodotti contenenti talco sono classificati come cosmetici e non sono purtroppo sotto il controllo della FDA Food and Drug Administration, l’ente americano preposto a garantire la sicurezza dei farmaci. In ogni caso, è previsto che anche i cosmetici che debbano essere sicuri e che la loro etichettatura sia completa di eventuali rischi salute.
Per la cura della malattie e per la cosmesi è però preferibile contenere prodotti di tipo industriale e chimico. La natura è ricca di sostanze biocompatibili e a basso costo. Non si comprende come la specie umana possa pensare di utllizzare in modo tanto ingenuo quanto diffuso prodotti chimici in ogni occasione della vita. La cura delle malattie in particolare deve essere indirizzata ad un contenimento sensato dell’impegno di farmaci, preferendo quando possibile sistemi naturali come la fitoterapia, omeopatia o agopuntura. L’ agopuntura è una terapia naturale e efficiente oltre a non presentare controindicazioni. L’ agopuntura riduce per esempio nella terapia il dosaggio o la necessità di farmaci analgesici. L’ agopuntura può costituire alternativa o integrazione nei protocolli di trattamento di molte malattie. L’ agopuntura è atto medico e deve essere essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro che praticano l’ agopuntura, consultabili in alcuni casi anche online, sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ agopuntura stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura a Roma