Ipertrigliceridemia e agopuntura
Nel trattamento di pazienti con ipertrigliceridemia si può considerare l’ agopuntura per favorire la corretta esecuzione di una dieta, eliminando i disturbi neurovegetativi associati. L’ agopuntura agisce senza effetti collaterali e contiene la effettiva necessità di terapie farmacologiche maggiormente invasive. Prima di iniziare l’ agopuntura nel paziente con ipertrigliceridemia, è necessaria una diagnosi delle malattie eventualmente concomitanti e una valutazione della nutrizione corretta. L’ ipertrigliceridemia è una problematica frequente, che dipende in misura considerevole dallo stile di vita e dalla alimentazione del paziente. L’ ipertrigliceridemia è una elevazione del valore del dei trigliceridi nel sangue.
L’ ipertrigliceridemia è considerata un fattore di rischio per diabete, obesità, vasculopatie ischemiche e ipertensione. Sono utili per la prevenzione analisi periodiche di colesterolo e trigliceridi insieme a le altre analisi di routine. La ipertrigliceridemia dipende da molti fattori, tutti necessariamente da esaminare con precisione nel singolo paziente:
- quantitativo di calorie assunte con i pasti,
- qualità dei grassi introdotti
- orario dei pasti
- attività fisica
- temperatura ambientale
- stress
- assunzione di farmaci
- assunzione di tossici
- malattie interferenti
- genetica
L’ ipertrigliceridemia insieme è la sub-frazione circolante della massa grassa. Pertanto l’ ipertrigliceridemia può essere conseguenza dell’aumento della massa grassa assoluta e in percentuale. Diete senza controllo della massa grassa, nell’analisi della composizione corporea, espongono il paziente al rischio un peggioramento nei rapporti tra massa grassa e massa magra con conseguente sgradevole aggravamento dei valori di colesterolo e trigliceridi nel sangue. La nutrizione clinica con il monitoraggio della composizione corporea propone un’alimentazione idonea a ridurre la massa grassa e i valori di ipertrigliceridemia.
La corretta considerazione del paziente con ipertrigliceridemia in agopuntura prevede anche una valutazione dell’adattamento allo stress patito. I campi emozionali e i conflitti biologici sono studiati anche per comprendere la componente stressogena che può coincidere con l’ ipertrigliceridemia. Nella alimentazione praticata da una paziente, la palabilità di un cibo e le complesse reazioni endocrine ed emozionali da esso scatenate, sono determinanti per la fame sopratutto quando compulsiva. Si osserva pertanto nell’atteggiamento verso il cibo ingerito, come le componenti del piacere o della paura siano sempre prevalenti sulle quelle più razionali. Questo può determinare nei pazienti, una sofferenza sproporzionata nella corretta esecuzione della dieta proposta. Pertanto nei pazienti in trattamento non si può prescindere da una valutazione emozionale, al fine di garantire l’ agibilità di una dieta. Per l’uomo mangiare è infatti un piacere fisico, emotivo, relazionale, culturale e spirituale contemporaneamente. L’ agopuntura è uno strumento da considerare nei delicati rapporti presenti nell’atto del mangiare. L’ agopuntura è utile quando la dieta presenta difficoltà come fame compulsiva, stress da cibo e disturbi funzionali del sistema digerente come per esempio le malattie del colon o dello stomaco.
L’ agopuntura è uno strumento di terapia adottato per la cura dei pazienti privo di effetti collaterali degni di nota. L’ agopuntura è atto medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso i Registri dei medici che praticano l’ agopuntura e tutti predisposti e consultabili presso l’Ordine, sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ agopuntura stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura a Roma