Parkinson e omeopatia iniettabile

Parkinson e omeopatia iniettabile

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L’ omeopatia iniettabile non è la cura del Parkinson, ma costituisce uno strumento di terapia essenziale per contenere l’espressione dei sintomi senza gravare farmacologicamente sul delicato equilibrio del paziente. L’ omeopatia iniettabile consiste nell’infiltrare i rimedi di omeopatia su punti di agopuntura coerenti con le finalità del trattattamento. L’omeopatia iniettabile nel Parkinson sviluppa un effetto decontratturante, antinfiammatorio, analgesico e sedativo privo di controindicazioni degne di nota.   La malattia di Parkinson è sindrome ipocinetica rigida dovuta a eventi neurodegenerativi. I sintomi sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina  nella substantia nigra, una regione del cervello. La causa fisica del Parkinson è presumibilmente ambientale.

Molti fattori di rischio sono stati indagati come esempio, l’aumento del rischio di contrarre la malattia nelle persone esposte ad idrocarburi solventi e pesticidi. Anche altre sostanze chimiche aumentano il rischio di sviluppare  come il tricloroetilene, il percloroetilene e il tetracloruro di carbonio. Infine  l’insetticidi  come il rotenone, il diserbante paraquat e il fungicida maneb sono almeno coinvolti nella malattia. La presenza di questi inquinanti ambientali nell’habitat dei pazienti e nella catena alimentare spiega ampiamente come trattarla. La malattia di Parkinson costituisce un costo sociale molto elevato, per cui sarebbe auspicabile toccare interessi economici governativi e  quelli delle ecomafie.   In assenza di una una vera medicina, la terapia viene  deviata dai centri di ricerca implicati verso l’ipotetica scoperta di una pillola dei miracoli piuttosto che in una decisa politica ambientale.

La diagnosi nei casi tipici si basa principalmente sui sintomi e su  indagini di neuroimaging. Il trattamento convenzionale del Parkinson si basa su farmaci agonisti della dopamina e del levodopa. Trattandosi di terapia sostitutiva difficile valutare quando l’ingresso in terapia rallenti o acceleri la progressione della malattia stessa.  Col progredire della malattia, i neuroni dopaminergici continuano a diminuire di numero, e i farmaci diventano inefficaci nel trattamento della sintomatologia e, allo stesso tempo, producono una complicanza, la discinesia, caratterizzata da movimenti involontari. Una corretta alimentazione e alcune forme di riabilitazione hanno dimostrato una certa efficacia nell’alleviare i sintomi, ma non essendo coperte da diritto di brevetto tale da consentire lucro alle case farmaceutiche non sono sufficiente applicate in terapia.  La chirurgia e la stimolazione cerebrale profonda vengono utilizzate per ridurre i sintomi motori come ultima risorsa.

La malattia di Parkinson  ha una sintomatologia caratteristica:

  • lesione della fluidità nel movimento,
  • tremore intenzionale
  • bradicinesia
  • contrazione muscolare
  • dolore articolare
  • instabilità posturale
  • parestesie
  • micrografia
  • bradilalia
  • perdita di autonomia
  • alterazioni dell’umore,
  • deficit cognitivo
  • deficit mnemonico
  • riduzione del pensiero astratto
  • alterazione del  comportamento
  • insonnia

L’omeopatia iniettabile   agisce su molti dei sintomi espressi dal paziente con Parkinson e  riduce il fabbisogno di terapia  farmacologica, maggiormente invasiva.  L’omeopatia iniettabile pur non potendo guarire il Parkinson, ottiene di gestire favorevolmente il singolo paziente trattato. La terapia del Parkinson resta una terapia ambientale, lontana purtroppo dall’essere seriamente considerata. Nel malato la gestione con omeopatia iniettabile del dolore, della rigidità, dell’infiammazione e dello stress è una possibilità da considerare. La omeopatia iniettabile è prescritta e applicata da un medico appositamente formato sia in agopuntura sia in omeopatia. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  omeopatia e agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ omeopatia iniettabile  non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ omeopatia iniettabile stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia iniettabile   a Roma