La somministrazione della preparazione dei fiori di Bach dipende come in omeopatia dalla similitudine espressa tra rimedio e paziente. Da questo punto di vista la terapia con i fiori di Bach applica pienamente uno dei caposaldi della omeopatia classica ovvero similis similibus curentur. Il trattamento con i fiori di Bach è preceduto dalla visita simile a quanto avviene in omeopatia, nella quale viene esposta la sofferenza emozionale del paziente e la sua storia. Sono però altrettanto oggetto di valutazione le eventuali altre malattie fisiche patite dal paziente. L ‘organotropismo dei fiori di Bach scelti per il trattamento e spesso associato alla omeopatia deve essere infatti coerente con l’ anamnesi del paziente. Parte integrante della valutazioni sono sia le analisi strumentali e di laboratorio, sia i campi emozionali implicati nell’ espressione dello stress patito. Inoltre il paziente a cui si somministrano i fiori di Bach potrebbe assumere per altre o stesse ragioni terapia medica o omeopatia di cui è necessario valutare l’interferenza e la necessità. Pertanto è preferibile che ha prescrivere la terapia con i fiori di Bach sia sempre un medico in modo da potere correttamente valutare l’inserimento corretto in contesto di terapia. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La terapia con i fiori di Bach come l’omeopatia non si contrappongono alle linee guida della medicina convenzionale. Al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia a Roma
- Omeopatia e Fiori di Bach