Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 219 paziente

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 219

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La Teoria delle Sequenze e la Tavola delle Omotossicosi, richiedono lo studio degli intervalli tra eventi clinici. Questo è uno strumento diagnostico e prognostico semplice, poco costoso e rapido. La diagnostica strumentale o di laboratorio, non viene né sminuita, né tanto meno rarefatta. Si tratta semplicemente di uno strumento di lavoro in più, rispetto a quelli disponibili, indagante su quali spinte regolatorie o disregolatorie è sottoposto globalmente un sistema biologico.
I parallelismi tra MTC è Omotossicologia, migliorano la comprensione del medico, riguardo la situazione del malato. Per una corretta lettura della Tavola delle Omotossicosi, secondo le convenzioni di MTC, bisogna sempre ricordare che le fasi della matrice, ovvero sia la fase di Deposito, sia la fase di Impregnazione, sono entrambe collocate nella Fase Evolutiva Terra. Pertanto al fine di valutare, quale sequenza sia impegnata nella vicariazione, le due fasi Terra contano come se fossero una sola, nel percorso del malato.

Nella valutazione della sequenza di eventi clinici, bisogna anche tener conto della possibilità di un cambio di tipologia di vicariazione di un malato, indipendente dall’atto medico.

La scelta dell’organo sul quale esprimere una compensazione tramite una malattia organica, è spesso inerente al Campo Emozionale del paziente. La risoluzione di una situazione conflittuale, talvolta dovuta ad un evento emozionale, risentito intensamente dal paziente, può ingenerare la condizione necessaria all’inversione della direzione di vicariazione.

Si può pertanto osservare, nella cartella clinica di alcuni malati, un andamento a zig-zag della vicariazione. Quando si verifica questa condizione, spesso si tratta talvolta di malati con molti eventi clinici, superati nel tempo. Per un periodo della loro vita, gli eventi clinici intercorsi sono allineati in vicariazione progressiva, poi succede qualcosa e la vicariazione inverte e diventa regressiva. Dopo una latenza, la vicariazione riprende inesorabilmente la direzione progressiva.

Nella valutazione, si osservano gli intervalli tra le fasi, indipendentemente dalla direzione della vicariazione. Distinguiamo, progressione per contigenza e salto di fase, che esprimono comunque regolazione, da progressioni con salto di due fasi. Per il trattamento, è consigliabile inquadrare le ultime malattie, secondo la sequenza attiva e valutare come interferire terapeuticamente. In questi casi, si consiglia anche un lavoro approfondito con il paziente, per comprendere cosa ha determinato e quando sia avvenuta, l’inversione della direzione della vicariazione. Questa informazione è essenziale per accompagnare il paziente verso la sua guarigione.

I pazienti che esprimono la Sequenza di Violazione, devono essere monitorati a intervalli ravvicinati e richiedono un trattamento omotossicologico e agopunturale.