Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 6 pag. 168 organi

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 6 pag. 168

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Come per tutti i parametri osservati, l’organotropismo di un rimedio non è univoco. La maggior parte dei rimedi mostra organotropismo multiplo. Sulfur per esempio, mostra un organotropismo quasi totale.
Non di meno è possibile, con un accurato lavoro di ricerca di stabilire Prevalenze e Ipovalenze di Fase. Non sarebbe da sorprendersi se ad una accurata analisi di Lycopodium, si trovasse una Prevalenza di Fase nella Fase Evolutiva Legno. Impiegare l’organotropismo per qualificare un rimedio è senza dubbio, lo strumento più semplice e il più immediato.

Il lavoro della compilazione del COE, non può essere limitato all’analisi di un solo parametro, ma li deve considerare tutti. Inoltre come in una corretta gerarchizzazione dei sintomi repertoriali, l’omeopata soppesa maggiormente i sintomi mentali e emozionali, altrettanto dovrebbe avvenire per la compilazione del COE.

La quinta similitudine tra Omeopatia e Agopuntura, è costituita da un dato storico evidente. In tempi relativamente brevi, dopo le scoperte di Hahnemann, si è iniziato a porre in relazione: agopunto e rimedio omeopatico. Una direzione di lavoro culminante nei dati conoscitivi dell’Omeosiniatria e dei Punti di Weihe.

Questo indirizzo di lavoro, ha portato ad una valutazione clinica delle relazioni tra un determinato rimedio e una determinata zona della cute. L’insieme di tutti questi dati, organizzati in modo completo e sistematico, lo ritroviamo nel lavoro del Prof. Leonello Milani.

Secondo questa branca di conoscenza, i rimedi omeopatici sono posti in relazione a zone della cute, rilevando un relazione preferenziale di taluni rimedi per specifici punti di agopuntura. Criteri fondamentali di questa relazione, sono rappresentati dalla locodolenzia del punto, dalla presentazione da parte del paziente di una sintomatologia caratterizzante il rimedio e dal risultante beneficio clinico, qualora il rimedio venisse iniettato su tale zona della cute.

Interessante, nel contesto delle riflessioni sulle confluenze tra omeopatia e agopuntura, è la conoscenza del Dr. August Weihe (1840-1896) riguardo la relazione tra zone della cute e la sintomatologia espressa da i rimedi omeopatici. La espressione di questa modalità di lavoro, avviene in tempi relativamente rapidi e a poca distanza della morte del fondatore dell’omeopatia.
Si può immaginare, per la classe medica dell’epoca di Hahnemann, una qualche conoscenza della Medicina Tradizionale Cinese e soprattutto dell’agopuntura. Il percorso delle informazioni culturali, è talvolta diverso da quello postulato dagli storici. La conoscenza si trasmette sempre, anche in epoche caratterizzate da mezzi di comunicazione più limitati degli attuali e dei quali può non permanere una traccia storica.