Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 5 pag. 118 grido

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 118

grido

Avviene una contrazione della gabbia toracica con uno stimolo forte sul polmone organo collegato al Metallo. L’individuo che nel corso della vita è stato distratto dalle vicende del mondo esterno, ora prende contatto con sé stesso e si commuove alla visione del Sé. Egli diviene consapevole orientandosi verso le proprie vicende interiori. Questa Fase Evolutiva, segnala un processo di maturazione psichica che talvolta attraversa momenti difficili.

La Fase Evolutiva Acqua è qualificata come Struttività attuale ovvero lo Struttivo nella sua massima espressione. L’emozione correlata è la paura. La paura è infatti la stasi totale di tutte le attività. L’individuo è come paralizzato. Biologicamente il senso di questo comportamento in relazione all’emozione paura, è l’impedimento di un movimento che potrebbe essere fatale.                                                                                                                            Per esempio per molti animali si tratta di una strategia di difesa nei confronti del predatore. Ma la paura più forte e quella che la natura pietosa, ci fa dimenticare. La rottura delle acque al momento del parto. Una tempesta incomprensibile e terribile che al suo termine ci porterà in un nuovo mondo.

In quel momento estremo il sentimento di paura è tanto intenso quanto inesprimibile. La natura lo interrompe con quel grido che il neonato emette post-partum e che segnala in modo eclatante il passaggio al Legno, la primavera della vita.
Il parto con la perdita del mondo delle acque, segnala il conclusione della Fase Evolutiva Acqua caratterizzante la fase di accrescimento somatico della vita endouterina.

Ricordiamo in questo contesto l’evoluzione delle specie animali sulla terraferma.
Il difficile passaggio relativo all’abbandono delle acque ovvero l’abbandono di quel brodo primordiale, dove la vita stessa si era sviluppata.
La lotta degli animali sulla terraferma contro la perdita della propria acqua è stata affrontata tramite meccanismi di regolazione e omeostasi, molto complessi. Ciò nonostante la paura di non avere acqua a sufficienza è comprensibile, dato che la sopravvivenza senza acqua è di gran lunga più difficile rispetto alla carenza di cibo. A livello umano, l’inconscia paura di non aver acqua, si può esprimere anche come paura dell’acqua.

Molte specie animali vanno quotidianamente verso l’acqua, il motivo è il supporto all’esistenza. Ancora in molte zone del mondo, per l’uomo, la ricerca dell’acqua è collegata alla sopravvivenza. Senza acqua c‘è la paura. Dunque per molti motivi si stabilisce un legame inconscio indissolubile tra acqua e paura.

Ma come in tutte le correlazioni della MTC i significati sono multipli. Un’altra espressione di questa correlazione è solo apparentemente il contrario di quelle descritte: “se c’è paura meglio perdere le acque “.